Questa è una domanda che in molti si pongono. La maggior parte delle persone appassionate di questa saga eterna ha visto centinaia di volte i film, giocato ai mille videogiochi che si sono ispirati al Signore degli Anelli (da ora in poi lo abbrevio in ISDA), ma non hanno mai aperto una pagina del libro scritto da Tolkien.
Chi era Tolkien?
Conoscere brevemente la storia di vita di un autore è sempre un buon punto di partenza per capire se ci può ispirare alla lettura, oppure no. Partiamo quindi da un accenno alla biografia di Tolkien.
Tolkien è stato un illustre professore universitario a Oxford, in Inghilterra, uno storico con un livello di conoscenza difficilmente raggiungibile. In particolare si specializzò nello studio delle antiche civiltà del nord Europa, come i vichinghi. Studiò la loro mitologia, la loro lingua e grazie a loro trovò l’ispirazione per creare ISDA.
Nulla è quindi nato per caso, c’è uno studio attento e a dir poco meticoloso dietro. Tolkien ha addirittura inventato l’elfico, che ha un alfabeto fonetico più complesso del nostro.
Basta poi dare un’occhiata alla mappa della Terra di Mezzo, dove è ambientato ISDA, per captare la sua cura dei dettagli.
Mappe che ha disegnato Tolkien stesso.

Detto questo, dobbiamo anche tenere conto del fatto che Tolkien è vissuto durante le due guerre mondiali. Nella prima ha persino combattuto.
L’esperienza della guerra, nella quale ha perso diversi amici, l’ha irrimediabilmente segnato. La lotta armata contro le forze del male è un tema infatti essenziale nel Signore degli Anelli.
Poi dobbiamo considerare che Tolkien è un erudito inglese, che ha scritto durante la prima metà del ‘900, quindi ha uno stile arcaico e complesso.
Nel libro sono presenti termini in disuso, per cui bisogna aprire il vocabolario per comprenderli. I periodi sono complessi, ricchi di virgole che appesantiscono il ritmo.
In poche parole, si tratta di una lettura pesante, ma attenzione: contrariamente al luogo comune per il quale si dice che leggere ISDA è noioso, vi assicuro che non lo è.
Il libro è scorrevole, la storia è lineare e prolissa solo in rari casi.
Nulla accade per caso, ciò che è scritto è essenziale ai fini della narrazione.
Per chi come me ha letto le Lettere di Tolkien, sa quante revisioni ha apportato al libro.
Un elemento che può ingannare a proposito delle parti noiose sono le chilometriche descrizioni delle ambientazioni.
Credo che Tolkien sia un mago nel descrivere i luoghi, più che i personaggi. In quello non ha davvero rivali, tant’è che è stato un gioco da ragazzi per Alan Lee illustrare i libri e ispirare Peter Jackson per i film.
Quando si pensa ad una città della saga la si pensa in un solo modo, non può essere altrimenti.
Perché leggere il Signore degli Anelli?

- Nei film mancano diverse parti importanti, così come alcuni personaggi di spicco, quali Tom Bombadil. Il finale è poi stato cambiato, quello del libro è da leggere assolutamente!
Questo per dire che leggendo il libro non ci sono solo delle ripetizioni, c’è tanto materiale che arricchisce il mondo del Signore degli Anelli. - Tolkien ha inconsapevolmente inventato il fantasy. Ogni appassionato del genere dovrebbe leggere ISDA per comprenderlo fino in fondo.
- Il libro è formativo, nel senso che ti insegna a leggere e a scrivere in modo canonico, è un’ottima fonte di ispirazione sotto molteplici punti di vista.
- ISDA ti apre la mente, stimola la tua vena creativa.
- Trasmette diversi valori, di cui i più importanti sono l’amicizia e l’altruismo.
- La saga ti dà modo di intraprendere una lettura lunga, ti trasporta nel mondo che descrive. In questo modo il lettore si appassiona e inoltre può soddisfare il suo interesse per ISDA per mezzo degli altri libri che Tolkien ha scritto.
- Se siete appassionati di poesie, Tolkien ne ha scritte diverse per il libro. La maggior parte ha un tema romantico.
- Se volete fare un bel regalo di Natale è un’ottima idea. Vi consiglio la versione integrale illustrata da Alan Lee, quella che ho io (vedi foto).

Cosa non aspettarsi da ISDA?
- Personalmente non lo trovo un libro da leggere per staccare la mente. Va letto con attenzione e calma, altrimenti si perdono dei passaggi.
- Non contiene alcun tipo di scene hot, l’amore è un tema trasmesso in maniera pudica e platonica.
- Non ci sono battaglie una dietro l’altra, come invece sembra dai film. Di fatto, Tolkien non amava affatto descriverle, per quanto epiche fossero.
- Alcuni personaggi possono deludere perché sono stati rivisitati nei film. Aragorn ne è un esempio.
- I personaggi quando parlano spesso articolano dei discorsi molto complessi, lontanissimi dal parlato comune. A volte poi parlano da soli. Viene da ridere, ma è così.
- La tensione non esiste. Tolkien è un vero narratore, che riporta i fatti così come sono successi. Non trasmette alcuna emozione, è imparziale.
- Se siete novizi del genere non leggetelo, perché, è brutto da dire, ma non vi invoglierà a leggere altri fantasy.
- Il libro è molto lungo, potreste impiegare mesi a leggerlo, armatevi di pazienza.
Se vuoi acquistare la trilogia completa del Signore degli Anelli, compreso lo Hobbit, ti consiglio caldamente di comprare questo magnifico volume a un prezzo molto basso
Ed ecco una sfilza di articoli correlati, che ti consiglio di leggere!
- Il Silmarillion, recensione, riassunto e spiegazione – parte 1
- Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere – recensione episodi 1 e 2: Tolkien si rivolta nella tomba
- The best Lord Of The Rings songs
- Lo Hobbit, riassunto recensione e confronto tra il libro e i film
- La Caduta di Gondolin: trama spiegazione e recensione
- Il ciclo del marinaio: la storia della caduta di Numenor
- Il Signore degli Anelli: Avventure nella Terra di Mezzo, recensione e regole
- Beren e Luthien, riassunto e recensione.
Per saperne di più sul mio progetto Legends Of Arda, clicca sotto:
Spero di esservi stato utile, al prossimo articolo!
Qui puoi acquistare il mio libro “Bellator Est Lux” in formato cartaceo 📕
Qui puoi acquistare il mio libro “Bellator Est Lux” in formato ebook 📱
Se non riesci a seguire il mio blog da WordPress, puoi farlo:
Il Signore degli Anelli invecchia male. Jackson l’ha capito e ha calcato la mano su alcune cose, come le Battaglie, la creazione visiva dei Nazghul che nel Suo Film hanno pure cavalcature alate (assenti nel libro) e altre parti rese visivamente imponenti grazie alla CG. Ha eliminato Tom Bombadil, è vero. E meno male. Io mi areno sempre quando partono dalla Contea, e quando incontrano %om peggio che peggio. Un personaggio che non dice chi è ma sembra essere lo spirito della foresta, che danza, balla, canta, intorno agli Hobbit, i quali puntualmente nei loro primi passi finisco nei guai 3 volte su 4. Invecchia male per il modo che hanno i personaggi di essere descritti, o non descritti, in modo “piatto”. Invecchia male per le descrizioni dell’ambiente circostante, che ne è la maggiore, visto che ricalca quello che sarà poi un uso smodato del “Viaggio di Crescita”. Anche Brooks lo prenderà ad esempio. Se non ci fossero stati i tre Film, dubito che oggi il SDA avrebbe così ampia visibilità. Non di fronte a trame complesse come Martin, a Mondi complessi come Eriksen. A una Heroic Fantasy cruda come Abercrombie.
Io quando leggo i primi capitoli de Il Signore degli Anelli lo vedo come un Fantasy per bambini. O un Young Adult. Non perché mancano scene forti, ma proprio per la piattezza delle descrizioni. Per la mancanza di descrizione dei personaggi. Merry e Pippin non si distinguono tra loro neppure dopo 200 pagine. L’aver fatto degli Hobbit, dei personaggi con età molto lunghe, con media doppie rispetto all’anno di scrittura, non ci fa neppure capire se sono appenane entrati nell’età adulta, giovani, giovanissimi, ecc…. 50 Hobbit sono 25 umani? Non sembra da come parlano raccontano e si comportano. Hanno comunque 50 anni. Se non nel corpo, nello spirito dovrebbero essere adulti responsabili, ma certe scelte li fanno somigliare a personaggi un po “ingenui”.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Matteo, ti ringrazio molto per avere espresso il tuo interessante punto di vista. Se analizzassi crudamente il Signore degli Anelli sarei perfettamente d’accordo con te. Si tratta di una lettura ostica sotto tanti punti di vista, tuttavia l’universo fantasy creato da Tolkien è insuperabile e tutti gli autori postumi hanno per forza di cose attinto da chi, pur senza saperlo, ha creato il fantasy.
Sono d’accordo che senza i film Tolkien non avrebbe avuto tutto il successo mediatico degli ultimi anni, ma lo stesso discorso vale per Martin e tutti gli altri. Senza un contenuto mediale, ogni autore è destinato a raggiungere una fetta di pubblico molto più piccola, con la differenza che Tolkien, probabilmente anche grazie all’assenza di scene erotiche nei suoi scritti, viene insegnato nelle scuole di tutto il mondo.
Nessun altro autore fantasy può vantare questo e un motivo ci sarà.
Tolkien è di fatto uno dei più grandi nella storia della letteratura mondiale, eterno per le novità che ha portato e per ciò che ha saputo trasmettere. Infatti, io amo l’universo di Arda per ciò che è, in tutti i suoi aspetti. Poi comprendo perfettamente che l’opinione comune preferisce le storie d’amore spinto del Trono di Spade, i suoi intrighi, le sue battaglie. Però, onestamente l’unico autore fantasy di cui rileggerei i libri e vedrei i film è Tolkien. Un caso borderline è rappresentato anche dalla Rowling: i libri non sono scritti divinamente, ma creano un mondo perfetto in cui calarsi e anche in questo caso sei spinto a rileggerli e a rivedere i film in loop.
Di fronte a un panorama letterario densissimo come quello odierno, persolmente ho iniziato ad apprezzare più l’ambientazione, dello stile di un autore. Questo perché tutti gli autori sanno scrivere, più o meno bene. Ciò che fa la differenza è la capacità di creare qualcosa di insuperabile e Tolkien, nonostante i suoi limiti, ci è riuscito
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tolkien, come scrivo altrove, in quanto Storico, Studioso di Lingua Medievale, di Popoli e tradizione del Nord, ha capito cosa serviva per creare un Mondo VERO. REALE. Parafrasando il discorso che si ha in Balde Runner, quando Tyrell dice che a Rachel sono Tati dati dei RICORDI (fittizi), per creare un cuscino su cui basare lo sviluppo dei suoi sentimenti e farla “Più umana”, Tolkien ha creato un background articolato e molto esteso, per rendere il suo Mondo, seppure invitato, PLAUSIBILE.
Però… Non essendo uno scrittore, che ha dedicato la sua vita allo scrivere pecca nella “stesura dei fatti”. Quello per cui altri autori che sono “nati scrittori” riescono ad avere. Se oggi molti criticano le scelte di Fatica della Nuova Traduzione di Bompiani un motivo ci sarà, e sopratutto perché Bompiani ha voluto farne una nuova, “più fedele e fresca”: come autore alto, bisognava ridare dignità alla sue scelte stilistiche come si potrebbe fare per un Omero, un Melville. Ma adendo più terra terra… Le Fiabe dei Fratelli Grimm o di Andersen, sono “Universali” e puoi raccontarle come vuoi, perché è LA STORIA che raccontano l’importante. Tolkien, di fatto non ha scritto una trama “complessa” perché era altro il suo interesse. Ma inquietante gusto modo come ho detto sopra, il libro invecchia male. A paragone con quanto un autore moderno, riesce a soddisfare i gusti delle persone di oggi. Eppure come scritto altrove, Howard non ha fatto invecchiare di un giorno lo stile di Heroic Fantasy di Conan.
Potremmo quindi dire che Tolkien deve essere letto nella sua completezza per avere una chiara visione della sua Visione. Ma non è sempre fattibile. Leggendo i Singoli pezzi, invece si perde molto delle sua Creazione Globale e la lettura di “una sola parte ne risente molto”. Se non abbaglio Tolkieniana teneva molto al Il Silmarillion, ma non trovò un autore che lo volesse pubblicare. Gli editori guardano al singolo. Il Signore degli Anelli è il più leggibile, e ampio racconto ambientato nel suo Mondo. Parere mio ovvio…. 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
“Tolkien non ha scritto una trama complessa” ammetto che mi ha un po’ spiazzato, considerando che il Silmarillion ha una delle trame più complesse al mondo. Amo definirlo “La Bibbia del fantasy” in quanto non di facile lettura e soprattutto rappresenta l’ABC del fantasy. Hai letto il Silmarillion? Se sì, mi stupirebbero tutti i commenti che hai lasciato. Per quanto riguarda la sua pubblicazione, hai detto bene: nessuno avrebbe mai pubblicato il Silmarillion e come la storia ha dimostrato avrebbe fatto un’immensa stupidaggine. Il problema dell’editoria che hai descritto è più che attuale e sono assolutamente d’accordo. Tuttavia, Tolkien non pubblicò il Silmarillion perché non lo finì. Cercò un editore descrivendo il suo progetto e non lo trovò. Fu anche la consapevolezza del rifiuto da parte dell’editoria che lo portò a scrivere l’opera a singhiozzi.
Ricordiamoci anche che Tolkien non ebbe un grande successo in vita come scrittore, perché il mondo non era ancora pronto alle sue novità
"Mi piace"Piace a 1 persona