Silmarillion Tolkien book

Il Silmarillion: recensione, riassunto e spiegazione – parte 15 – la caduta di Gondolin

Se ti fossi perso il precedente capitolo, lo trovi qui: Il Silmarillion: recensione, riassunto e spiegazione – parte 14 – la morte di Túrin e la caduta del Doriath

QUENTA SILMARILLION
(La storia dei Silmaril)

Capitolo 23: Di Tuor e della caduta di Gondolin

Siamo ora giunti a uno dei capitoli più belli e drammatici del Silmarillion. Vivremo insieme la caduta di una delle città più belle dell’universo di Tolkien, a cui il figlio Christopher ha dedicato un intero libro, che troverete linkato alla fine di questo articolo. Vi consiglio caldamente di leggerlo.

Detto questo, Tuor è il figlio di Huor, uno dei più grandi capi degli Uomini. Sin da giovane, Tuor non se la passò bene, perché non solo perse molti dei suoi cari, ma fu anche catturato dagli Esterling, ossia gli Uomini che avevano decisi di schierarsi con Morgoth. Dopo tre anni di prigionia riuscì a fuggire e diventò per loro una spina nel fianco.
Fu allora che Ulmo, il Vala che ricorda moltissimo Poseidone, intervenne lo indusse a recarsi sulle sponde del mare occidentale. Lì Tuor visse, in solitudine. Guidato dalla volontà del Vala, raggiunse poi le aule abbandonate di Vinyamar, dove trovò le armi e l’armatura che Turgon, Re di Gondolin, aveva lasciato lì per volere di Ulmo, molto tempo prima. A questo Punto, Ulmo parlò a Tuor e gli disse di cercare il regno nascosto di Gondolin.

Tuor ubbidì e raggiunse i sette cancelli che impedivano l’accesso alla valle di Tumladen. Le guardie riconobbero l’armatura di Turgon e lo fecero passare. Così, Tuor entrò nel regno di Gondolin e ne ammirò lo splendore. Giunto in città, fu ricevuto da Re Turgon in persona, figlio di Fingolfin, Re Supremo dei Noldor. Insomma, il più potente Elfo nel Beleriand in quel momento. Turgon, in particolare, riconobbe la sua armatura e si ricordò della profezia di Ulmo, che diceva: “Non amare troppo l’opera delle tue mani e gli espedienti del tuo cuore; e ricorda che la vera speranza dei Noldor sta all’Ovest e viene dal Mare.”

In parole pavore, la profezia invita Turgon ad abbandonare Gondolin subito dopo l’arrivo di Tuor, perché ciò significa guai in vista. Questo è un passaggio controverso secondo me, perché è Ulmo che sprona Turgon a costruire Gondolin e dopo anni di fatica, gli dice di andarsene? Gondolin è stato un rifugio sicuro e un regno magnifico per decadi, ma deve essere abbandonato. Forse è servito per proteggere la gente di Turgon sino a quel momento? Non lo so, resta il fatto che Turgon, come me, rimase perplesso e non volle ascoltare le premonizione di Ulmo.

Invece, accolse Tuor come se fosse suo figlio (ricordatevi che Tuor è figlio di Huor, che Turgon conosceva bene e amava come un fratello), inoltre, la stessa Idril, figlia di Turgon, si innamorò perdutamente di Tuor e viceversa.
Tuor conosceva la profezia e il volere di Ulmo, ma rimase estasiato dalla bellezza di Gondolin e si lasciò persuadere, rimanendo a godere delle meraviglie della città più bella del Beleriand. Gli abitanti si sentivano al sicuro, in quanto Morgoth non era in grado di trovare la città stessa.

In quel tempo felice, Tuor e Idril si sposarono e diedero alla luce Eärendil (il padre di Elrond). Ma la loro felicità era conseguentemente invidia per Maeglin. Non credo ve lo ricordiate, Maeglin è il nipote di Re Turgon, nonché cugino di Idril. Ha perso sua madre, sorella del Re, recandosi a Gondolin, ma soprattutto ha perso suo padre, che è stato giustiziato da Re Turgon. Insomma, Maeglin ha le potenzialità per creare guai, anche perché è innamorato, ma ovviamente non corrisposto, di Idril.

Un giorno, Maeglin si perse sulle montagne e fu catturato dagli Orchi. Portato ad Angband, senza tanta resistenza confessò a Morgoth ogni cosa, rivelando l’esatta posizione di Gondolin e molte altre cose. In cambio, Morgoth gli promise il regno di quelle terre come suo vassallo e la mano di Idril.

L’anno in cui Eärendil compì sette anni, Morgoth scatenò tutta la sua potenza su Gondolin, dal nord. Draghi, Barlog, Orchi, Lupi, ogni cosa si scaraventò contro la bellissima città e a nulla valse l’eroica difesa di cui, nel Silmarillion, Tolkien non parla.
Riassume però gli eventi principali, ossia Maeglin fu ucciso da Tuor mentre cercò di uccidere Eärendil e di rapire Idril. Tuor e Idril guidarono i superstiti fuori dalla città, per fuggire dalle montagne. Re Turgon, come un capitano che guarda la sua nave affondare, decise di difendere la città ad ogni costo e morì nel farlo.

La città fu quindi saccheggiata e distrutta, mentre i superstiti, guidati da Idril e Tuor, riuscirono in pochi a superare le montagne, sorvegliate dagli Orchi e a recarsi nella Valle del Sirion.
Gil-galad, figlio di Fingol, divenne il nuovo Re Supremo dei Noldor.

Nella valle del Sirion, si ritrovarono gli esuli di Gondolin, del Doriath e la gente di Círdan, sotto la protezione di Ulmo. Questi decise che fosse giunto il momento di mettere i Valar al corrente della drastica situazione, sottolineando come Morgoth avesse vinto e controllasse ormai tutto il Beleriand. Ma i Valar non lo ascoltarono e ancora non intervennero

Puoi continuare a leggere la storia cliccando qui: Il Silmarillion: recensione, riassunto e spiegazione – parte 16 – La Guerra dell’ira

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Al prossimo articolo!

6 commenti

  1. Può essere che, effettivamente, Ulmo considerasse la costruzione di Gondolin come il primo tassello di un progetto più ampio che avrebbe richiesto anni per essere realizzato e si aspettava che Turgon, in quanto elfo, potesse comprenderlo meglio di chiunque altro. Gli elfi, tuttavia (e i Noldor, ahimé, più degli altri), tendono a innamorarsi delle loro creazioni, dimenticandosi del resto…

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  2. nn hai messo la morte di Gothmog.
    Quando turgon decide di rimanere a morire con la città, nn fa niente, va solo in cima alla torre, però c’è da dire che il suo atto permetta la fuga di tuor e dei sopravvissuti, quindi quello che hai detto alla fine ci sta.
    Ho notato che molti lettori ricordano questo evento, forse è l’unica battaglia che Tolkien descrive in dettaglio edi appaiono cose mai viste come balrog che cavalcano draghi, draghi di fuoco e draghi metallici.
    ricordiamo che il primo balrog a morire, muore proprio qui, prima erano imbattuti, prova delle difese e della forza di Gondolin.

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    1. Ciao! Di queste cose ho parlato nell’articolo che ho dedicato alla Caduta di Gondolin, che ho linkato nell’articolo. Non mi sono dilungato troppo in questo, per ovvi motivi.
      Ho quindi fatto una sintesi estrema che sicuramente ha tralasciato moltissimi aspetti, tra cui la battaglia che, come hai giustamente detto, è narrata superlativamente da Tolkien

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