Ieri ho finito di leggere Hyperversum, di Cecilia Randall. Avevo già letto un suo libro “Millennio di fuoco-Seija” e ho apprezzato, seppur in modo minore, anche questo.
Hyperversum mi ricorda per certi versi Harry Potter. Si tratta infatti di un libro scritto in modo semplice e comprensibile, ha una trama altrettanto semplice, ma innovativa.
Credo che il punto di forza del libro sia proprio l‘idea geniale che ha avuto la Randall, cioè di scrivere un libro fantasy-videogioco. Attualmente parrebbe non esserlo, specialmente dopo Ready Player One, eppure quando il libro uscì nel 2006 fu un’incredibile novità.
Hyperversum è un videogioco al quale un gruppo di amici dedica il suo tempo. È ambientato nel Medioevo, in Francia, all’epoca dello scontro con l’Inghilterra ai primi del 1200. L’avvenimento storico più importante riguarda la battaglia di Bouvines, alla quale il gruppo di amici provenienti dal futuro parteciperà.
I due antagonisti del passato sono Re Giovanni Senza Terra, affiancato da Ottone I e Filippo II, detto Augusto.
Durante la partita a Hyperversum, il gruppo di amici che si trova a bordo di una nave si imbatte in una tempesta. Quando i naufraghi si risvegliano, scoprono di trovarsi realmente dentro Hyperversum. Lasciando da parte il loro sgomento e il panico che provano per essere stati risucchiati dal gioco, (alla Jumaji, insomma), il fatto interessante è che ognuno di loro ricopre un ruolo ben preciso da videogiocatore, ruolo che rispetterà, involontariamente, nella partita reale.
Ben presto il gruppo di amici scopre che è tutto vero, quindi il dolore è reale, così come la possibilità di morire.

Rapidamente il libro ti coinvolge all’interno dell’avventura vissuta dai ragazzi venuti dal futuro, i cui dialoghi sono divertenti e realistici. Sono assai apprezzabili gli slang che usano, così come i vocaboli aulici utilizzati dal più grande di loro, che parla come Manzoni.
Nonostante la trama sia semplice e scontata, ho divorato il libro, che ti risucchia a tua volta nell’atmosfera medioevale e ti permette di provare tante emozioni.
Non mi sono mai annoiato nella lettura, perché come ho già detto all’inizio, lo stile adottato dalla Randall è semplice e di facile comprensione. I capitoli sono brevi e la storia lineare. Non si tratta pertanto di una lettura impegnativa e potreste leggere anche 100 pagine di fila senza accorgervene.
Per quanto riguarda gli eventi storici, la Randall specifica di avere romanzato assai l’ambientazione. Ha inventato personaggi, luoghi, eventi, ma l’ho scoperto solamente dalla nota alla fine del libro, prima avrei creduto che fosse tutto vero. Perciò l’autrice è stata molto brava a rendere verosimile la storia.
Da grande appassionato di battaglie e combattimenti avrei preferito maggiore attenzione rispetto a questi temi, piuttosto che ai dialoghi fra i personaggi, ma è un gusto personale. Chi ama vedere i personaggi svilupparsi all’interno di una storia verrà accontentato. Sicuramente la Randall ha descritto sapientemente l’atmosfera medioevale, utilizzando termini specifici e riprendendo i costumi e gli usi di quell’epoca.
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Sembra davvero carino!
Poi adoro le ambientazioni medievali!
Lo metto in lista 😍
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Molto, la Randall é assai brava
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Sempre molto interessanti le tue recensioni, stimolano il lettore a dedicarsi a queste opere, grazie per il tuo impegno!
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Grazie a te per il complimento!
Cerco di essere il più chiaro possibile, una buona recensione può permetterti di fare un buon acquisto oppure salvarti da uno pessimo
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Tranquillo, anche io devo ancora leggere alcuni dei libri che mi sono arrivato per Natale, e nel frattempo ne ho ricevuti altri per il compleanno e ne ho comprati diversi durante le mie sortite in libreria. Insomma, non se ne esce!
Per quanto riguarda il libro, l’ho addocchiato in libreria, ma ammetto di non aver mai approfondito il suo argomento. Lo metteresti nella categoria del young adult?
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I libri da leggere sono come i rotoloni regina, non finiscono mai 😂
Comunque sí, il genere più adatto é young adult
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Lo lessi nel lontano 2009 e lo adorai. Anche a me fu regalato per Natale. :-9 Lo stile della Randall è davvero scorrevole e appassionante. Mi manca da leggere il terzo volume della saga.
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Vero!
Come é stato il secondo?
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Sbaglio o Jumanji – Benvenuti nella Giungla (il film con il videogioco) si ispira proprio a questo romanzo?
P.S. Strano, me l’ero persa questa recensione e, perbacco ora ci faccio caso!: è di esattamente 7 mesi fa! Che coincidenza…
– Mic
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Non so se si ispiri volutamente o meno, ma la trama é molto simile!
Solo che Hyperversum non é affatto comico, anzi, la scrittrice ha un modo di scrivere abbastanza tormentato 😅
Però é bravissima!
Grazie per avere ripescato la recensione 😆
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Quando hai detto che si ritrovano nel mondo del videogioco e scoprono che c’è il rischio di rimanere realmente feriti o addirittura morire mi è subito saltato alla mente l’ultimo film di Jumanji.
Ahaha, figurati… stavo bazzicando un po’ sul sito e l’ho trovata 😁
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