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Scacchi: regole e consigli

Dopo avere visto la serie tvLa Regina Degli Scacchi“, mi è tornato alla mente uno dei giochi che più ho amato da piccolo e nella prima parte della mia adolescenza. Oggi vi spiego come giocare a scacchi, dandovi anche qualche consiglio, frutto della mia esperienza.

Come si gioca

Gli scacchi prevedono una tavola di gioco da 64 caselle, meglio nota come scacchiera, dove le bianche sono alternate alle nere. Anche i pezzi sono bianchi o neri e rappresentano i due schieramenti che si andranno a scontrare per vincere la partita. Il bianco inizia a giocare sempre per primo. Vediamo ora i pezzi e le loro caratteristiche:

  • Pedone: è la pedina all’apparenza meno importante e più presente sul tabellone. Infatti, i pedoni possono muoversi solamente di una casella in avanti e possono mangiare solamente in diagonale. Mangiare significa prendere fisicamente il posto di una pedina avversaria. I pedoni sono lenti, vulnerabili e poco manovrabili, ma sono fondamentali per difendere le vostre pedine più importanti e per bloccare l’avanzata dell’avversario. Inoltre, quando un pedone raggiunge l’ultima casella della sua colonna, può essere promosso in qualsiasi pezzo (tranne il re). Ovviamente vi consiglio di promuoverlo a regina in quanto come vedremo è il pezzo più forte.
    Il pedone ha anche un altro modo per mangiare, molto particolare, che è spiegato bene qui. Si tratta comunque di una mossa assai rara da applicare e non fondamentale per giocare.
    Attenzione: i pedoni sono l’unico pezzo che mangia in modo diverso da come si muove. Tutti gli altri pezzi mangiano in funzione della fine del proprio movimento.
  • I cavalli: sono due ed estremamente versatili. Infatti, si muovono ad “L” e possono cambiare facilmente posizione, scavalcando persino le proprie pedine e quelle avversarie. L’importante è che l’ultima casella dello spostamento sia vuota. Lo spostamento, in particolare, avviene di due caselle frontalmente e di una lateralmente, secondo una “L”, appunto. Il cavallo è il pezzo che meno amo, perché grazie a questa sua versatilità blocca facilmente le partite: può minacciare contemporaneamente più caselle e quindi costringerti a cambiare strategia o ad attendere che la situazione si sblocchi. Si tratta di un pezzo molto potente nelle prime fasi di gioco e a metà, mentre alla fine è praticamente inutile, in quanto con pochi pezzi in campo perde di efficacia.
  • Per l’alfiere vale il discorso opposto: muovendosi sempre in diagonale, di un numero illimitato di caselle, all’inizio del gioco è bloccato dalla fila dei pedoni. Dopo invece, con gli spazi che si aprono, può minacciare tante caselle contemporaneamente. Ricordate che gli alfieri sono due e quello che parte dalla casella bianca si può muovere solamente sulle caselle bianche e lo stesso discorso vale per quello che parte dalla casella nera.
    A questo punto sorge spontanea la domanda: è meglio sacrificare un cavallo o un alfiere? Dipende dalla partita. Sicuramente se i pezzi sono molto aperti e si gioca in spazi larghi, è meglio tenere l’alfiere. Se invece la partita è molto bloccata e si gioca in spazi stretti, è meglio tenere il cavallo. Infatti, il cavallo è molto minaccioso in questi casi, specialmente per il re.
  • La torre è il mio pezzo preferito: si muove solamente in orizzontale o in verticale, di un numero illimitato di caselle.
    Mosse speciali: l’arrocco. L’arrocco serve per difendere il re, ponendolo dietro a una torre. Affinché sia realizzabile, sia il re, sia la torre con cui si arrocca non devono essere mai state mosse dalla loro casella di partenza e le caselle che riguardano l’arrocco non devono essere minacciate da alcun pezzo avversario. In particolare, ci sono due tipi di arrocco: quello lungo e quello corto. Quello corto è più facile da fare, in quanto riguarda appunto il lato corto che separa il re e la torre. In questo caso, l’arrocco consiste nel spostare il re di due caselle verso la torre e viceversa. Ne risulta che il re e la torre rimangono adiacenti, ma con posizioni invertite.
    L’arrocco lungo invece si fa dall’altra parte e il re si muove di due caselle verso la torre, mentre la torre di quattro verso il re. Il risultato è lo stesso del precedente: re e torre si invertono e sono adiacenti.
  • La regina è di gran lunga il pezzo più forte sulla scacchiera. Si tratta del secondo pezzo unico, dopo il re. Perdere la propria regina senza mangiare quella avversaria significa compromettere quasi irrimediabilmente la propria partita, a meno che non sia un sacrificio necessario per la vittoria. La regina si può muovere in tutte le direzioni, di quanto vuole e mangiare quindi secondo tali direzioni. In poche parole, è potentissima, ma state attenti perché il suo abuso, specialmente nelle prima fasi di gioco, può costare molto caro.
  • Il re è il pezzo più importante della scacchiera. Si può muovere però di una sola casella, in qualsiasi direzione e mangiare ovviamente in qualsiasi direzione. Vi consiglio però di non usarlo secondo tale proposito, in quanto va assolutamente difeso e usato il minimo necessario. Quando il re è sotto scacco, ossia minacciato da un pezzo avversario, è obbligato a muoversi, oppure è possibile muovere un altro proprio pezzo per bloccare lo scacco. Ad esempio, se un alfiere minaccia il mio re, posso bloccare lo scacco muovendo avanti un pedone (se plausibile).

La disposizione dei pezzi

Per quanto riguarda la disposizione dei pezzi, il re e la regina si trovano al centro. Ai lati di entrambi vanno i due alfieri, poi i due cavalli e infine le due torri. Questi pezzi vanno schierati in fondo alla scacchiera e sono preceduti quindi da una linea di otto pedoni (l’avanguardia dello schieramento).
Considerando i bianchi, la casella in basso a destra della scacchiera (dove va la torre) deve essere bianca e il re va alla destra della regina. Lo schieramento delle pedine nere è a specchio.

Ricordatevi che quando un pezzo viene mangiato non può tornare in gioco, a meno che un pedone non venga promosso.

Vittoria

Per vincere, è necessario fare “Scacco Matto” al proprio avversario. Per farlo, il re nemico deve essere sotto scacco e incapace di muoversi. Attenzione a questa frase: se il re nemico non può muoversi, ma non è sotto scacco, la partita si conclude in parità. Vi assicuro che non è così impossibile che ciò accada, in quanto, specialmente alla fine del gioco, il re avversario si può trovare ai bordi della scacchiera e avere un movimento limitato a causa dei propri pezzi.

Nei tornei, la vittoria equivale a 2 punti, il pareggio a 1 punto, la sconfitta a 0 punti. Da notare come il pareggio valga la metà dei punti della vittoria. A me piace molto questa caratteristica degli scacchi, che di fatto premia matematicamente il giocatore che conclude la partita in parità. La cosiddetta “Patta” può essere richiesta all’avversario anche se il re è libero di muoversi. Ci si può quindi accordare per concludere la partita in parità, anche se ancora aperta.

Considerazioni

Gli scacchi sono un gioco a mio parere meraviglioso e purtroppo ormai caduto nell’oblio. Questo perché la cultura popolare associa gli scacchi ad un gioco noioso e da vecchi. In realtà, gli scacchi sono uno dei giochi più antichi nella storia dell’umanità e apprezzati. Intere guerre (sì, avete letto bene) nelle culture orientali venivano decise da una partita a scacchi tra i campioni di schieramenti opposti. Si tratta quindi di un gioco, esistente in tante varianti, presente in tutto il mondo da secoli. Nonostante questa nobile storia, oramai nessuno sa giocare e io stesso conosco poche persone in grado di fare una partita.
Rispetto alla questione del gioco noioso, parlerei di gioco che insegna a riflettere e ad essere pazienti. Specialmente in questo mondo dove andiamo tutti a mille all’ora e agiamo senza pensare, gli scacchi sono un maestro di vita mica da poco.

Gli scacchi sono un gioco che apre la mente ed essendo fondati su principi di logica e matematica aiutano sicuramente ad applicare la propria intelligenza. Sono più un gioco estremamente attivo, dove non esiste la fortuna. Tuttavia, devo ammettere che hanno un grosso difetto: non sempre l’intelligenza è premiata, quanto la conoscenza del gioco. Il gioco presenta infatti tantissime mosse “speciali” che in questo articolo non ho presentato, delle specifiche strategie che, se imparate a memoria, permettono di surclassare un avversario che non le conosce. Questa caratteristica mi ha sempre infastidito durante i tornei che ho fatto e mi ha portato a perdere delle partite come un pollo, ma anche a vincerne perché l’avversario era troppo confidente sulle proprie capacità scolastiche e non riusciva a capire le mie mosse fuori dagli schemi.

Personalmente mi sono sempre rifiutato di studiare dei libri sugli scacchi, in quanto dopo non sei più tu a giocare, ma l’autore del libro. Il gioco si standardizza e la logica diventa memoria. A me piace che ogni partita sia diversa, ragionare su ogni mossa. Negli scacchi bisogna infatti calcolare milioni di possibilità diverse, non solo nel presente, ma anche rispetto alle future proprie mosse e dell’avversario. Preferisco quindi imparare dall’esperienza, rispetto che da un libro, ma questo è un mio pensiero.

Certamente se vuoi competere ad alti livelli sei obbligato a studiare, altrimenti vieni totalmente massacrato da chi conosce la scacchiera come se stesso. Gli scacchi, per quanto siano un gioco di logica, si fondano su precise combinazioni matematiche. Infatti, l’intelligenza artificiale degli scacchi è tra le più competitive al mondo e vedrete che farete più fatica a giocare contro un computer al massimo livello, rispetto a un giocatore reale.

A proposito, due parole sui giochi di scacchi online: lentissimi, poco affidabili sia rispetto al matchmaking, sia rispetto alla connessione, sia rispetto alla stabilità. Inoltre, gli scacchi sono un gioco che va giocato faccia a faccia e in diretta. A distanza e con partite che durano potenzialmente settimane, perdono il loro fascino e senso, secondo me.

Conclusioni

Gli scacchi sono un gioco antichissimo, ma sempre attuale. Si basano su regoli semplici, ma per giocare bene si richiede tanta esperienza e studio. Tale aspetto limita un po’ il mondo degli scacchi, in quanto per vincere ad alti livelli devi dedicare tantissimo tempo al gioco. Rimangono un gioco adatto veramente a tutti, riflessivo e anche adrenalinico. Infatti, gli scontri 1 contro 1 sono sempre intriganti e si tratta proprio di vincere una vera battaglia per capire chi è più bravo.

Sottolineo che gli scacchi sono veramente aperti a tutti, anche a persone con disabilità, come la cecità. Essendo un gioco statico, basato sulla logica e la matematica, una persona non vedente potrà comunque figurarsi la scacchiera e le mosse. Ai tornei a cui ho partecipato ho giocato contro diverse persone non vedenti e vi assicuro che erano fortissime. Ammetto che è stato molto emozionante, in quanto ho praticato veramente tanti sport, ma in nessuno di questi avevo avuto modo di confrontarmi con una persona non vedente.

A proposito dei tornei, se vi intrigano vi consiglio di partecipare almeno una volta, in quanto sono davvero formativi, specialmente da un punto di vista umano. Gli scacchi sono anche uno sport dove puoi ritrovarti a giocare con un bambino di 6 anni o una persona con più di 70 anni, nella stessa stanza. Per me, già questa caratteristica rende gli scacchi una bellissima attività, che ho avuto il piacere di raccontare oggi.

Se avete domande o volete esprimere il vostro parere in merito a questo gioco, non esitate a commentare!

E ora, alcune scacchiere per me bellissime:

  1. Scacchiera classica, molto bella e poco costosa
  2. Gli scacchi di Harry Potter 🧙‍♀️
  3. Gli scacchi del Signore Degli Anelli 🧙‍♂️
  4. Gli scacchi di Star Wars 👨‍🚀
  5. Gli scacchi del Trono di Spade
  6. Gli scacchi di Toy Story 🧸
  7. Gli scacchi medievali 🛡
  8. Gli scacchi di Batman 🦹‍♂️
  9. Gli scacchi celtici 🍀
  10. Gli scacchi Lego 🧱

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Al prossimo articolo!

17 commenti

  1. Ciao condivido in pieno le tue riflessioni sugli scacchi e anch’ io ritengo che il gioco degli scacchi sia un vero maestro di vita. Sempre belli i tuoi articoli, bravooo

    "Mi piace"

  2. So muovere i pezzi, ma non posso dire di saper giocare: contro un giocatore esperto probabilmente finirei a pezzi nel giro di pochi minuti. Tu dici che premia la matematica e la logica, e forse è questo il problema visto che non ho affatto una mente logico-matematica! Però è senza dubbio un gioco molto affascinante .

    I miei possiedono una scacchiera con i pezzi in onice bellissima, che hanno salvato dalla casa di una zia che la voleva buttare (orrore!). Quando la vedo mi viene sempre voglia di provare a giocare, ma sembra anche talmente fragile che non oso nemmeno toccarla!

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  3. Credo che “Scacchi gratis” (o Chess Free) sia la prima applicazione che abbia scaricato: anche se non valgo un granché come giocatore, mi piace consacrare un po’ di tempo per giocare e migliorare (piano piano…).
    Se la serie permette di far conoscere meglio questo bel gioco, è perfetto! Credo sia meglio passare tempo a giocare a scacchi che starsene in una sala slot (virtuale o meno).

    Piace a 1 persona

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