The Last Kingdom serie tv

The Last Kingdom: trama, recensione, curiosità

Finalmente mi sono messo in pari con questa stupenda serie tv: ho finito di vedere anche la terza stagione. Chi segue il blog da tempo, sa che io sono un fan sfegatato di Bernard Cornwell, nonché l’autore della saga di romanzi storici che ha dato vita proprio a The Last Kingdom.

Qua e là nei miei articoli, parlando dei libri delle Storie Dei Re Sassoni e di Vikings, ho detto che la serie tv era stupenda, ma che l’attore protagonista non mi piaceva affatto. Direi di averlo anche definito bamboccio.
Potete trovare il primo articolo della serie di libri, qui: Le storie dei re sassoni: recensione e riassunto – parte 1

Ebbene, gli porgo le mie più umili scuse, perché la serie tv vista in lingua originale è tutta un’altra cosa. Di fatto, il doppiaggio italiano l’ha rovinata. Non darei la colpa ai doppiatori, perché non penso avrebbero potuto fare di meglio. The Last Kingdom è proprio una serie che va vista in lingua originale. Questo perché i personaggi rispecchiano esattamente il modo di parlare che hanno nei libri. Ci troviamo in una Gran Bretagna divisa, ricca di popolazioni e di lingue. Pertanto, ogni personaggio ha il suo accento e la sua cadenza specifica, quando parla.

Uhtred, il protagonista, non fa eccezioni. Anzi, ha un modo di parlare stupendo e che gli conferisce un’autorità senza eguali. Devo ammettere che non ho mai visto in un contenuto cinematografico così tanta cura negli aspetti linguistici, a parte nel Signore Degli Anelli.
Che dire quindi, già per questo aspetto è una serie tv da dieci e lode, che vale la pena di essere vista.

Trama

Volendo riassumere la trama a grandi linee, ci troviamo appunto nella Gran Bretagna del IX secolo dopo Cristo. Quindi in una terra divisa in tanti piccoli regni e minacciata dalla crescente forza dei Vichinghi. Essi infatti, dopo quasi un secolo di razzie, decidono di stabilirsi permanentemente nel territorio sassone e di creare dei regni propri.
I Vichinghi sono militarmente più forti dei Sassoni, ma meno organizzati. Questa differenza conduce a un eterno tira e molla fra i due popoli, con vittorie e sconfitte da ambo le parti.
All’interno di questo delicato equilibrio, il regno del Wessex, sotto la guida del Re Alfredo (conosciuto come il Grande dai posteri), cerca di solidificarsi ed espandersi, nel sogno della creazione dell’Inghilterra, che ovviamente ancora non esisteva.

Uhtred, figlio di Uhtred, figlio di Uhtred, legittimo erede di Bebbanburg, sarò l’uomo che contribuirà a realizzare il sogno di Alfredo.
Uhtred ha una storia complessa alle spalle: quando era ancora un bambino, in una violenta battaglia contro i Vichinghi, suo padre perde la vita e lui viene preso come ostaggio.
Lo zio di Uhtred gli ruba il trono, mentre lui viene condotto a vivere fra i Vichinghi. Crescendo, il ragazzo si affeziona ai suoi rapitori e si merita di diventare uno di loro, in quanto tenace e forte.

Come dice sempre Uhtred, il destino è ineluttabile e la sua vita cambia quando incontra quella di Alfredo. I due non si amano affatto: Uhtred è fermamente pagano, mentre Alfredo è un cristiano devoto. All’epoca la religione era un segno distintivo fondamentale e fra credi opposti non correva buon sangue.
Queste divergenze portano i due ad allontanarsi spesso, salvo poi ritrovarsi sempre.

Alfredo ha bisogno di Uhtred, in quanto non esiste un guerriero e un comandante migliore. Mentre Uhtred ha bisogno di Alfredo, perché il suo obiettivo è reclamare a tutti i costi Bebbanburg, che si trova nella lontana Northumbria e per farlo necessita di denaro e di uomini, quindi di terre

È meglio The Last Kingdom o Vikings?

Una domanda difficile, a cui rispondo così: Vikings ha avuto più mezzi a disposizione di The Last Kingdom, è evidente. A mio parere le prime tre stagioni di Vikings sono imbattibili, sotto ogni punto di vista. Tuttavia, dalla quarta stagione Vikings comincia a declinare. La fine della quarta segna la fine di un ciclo, talmente importante, che Vikings ha perso il suo fascino. Io avrei quindi concluso il percorso con la quarta stagione, invece di buttarci dentro nuovi personaggi a caso, modificando quelli vecchi e la vera Storia.

La Storia è invece stata rappresentata alla perfezione da The Last Kingdom. La serie tv è fedelissima ai libri di Cornwell, quasi in ogni aspetto, i quali a loro volta sono fedeli alla storia.
Cornwell è stato un genio, perché ha inserito Uhtred in fatti storici realmente esistiti. E quando uno spettatore si chiede: “Perché Uhtred non si trova nei libri di storia, dato che che è stato un personaggio così importante?” Cornwell risponde: “Perché Uhtred era pagano e gli storici del Wessex, su supervisione di Alfredo, non hanno voluto inserirlo.” Tutto torna!
In Vikings purtroppo, dopo la quarta stagione, si va allo sbaraglio. Ne ho parlato qui: Vikings stagione 5, recensione: come rovinare una serie tv

Pertanto, mi sento di dire che The Last Kingdom è migliore di Vikings, anche perché è migliorata nel corso del tempo, mentre Vikings è peggiorata. Il personaggio di Uhtred non ha niente da invidiare a quello di Ragnarr. Sono profondamente diversi, entrambi epici e stupendi. Ma devo ammettere, che Uhtred mi piace di più perché è davvero umano. Ragnarr invece è rappresentato quasi come un semidio, che pensa in modo diverso dagli altri. Ragnarr è quindi un illuminato, un visionario, mentre Uhtred è un uomo comune, che dimostra di essere straordinario pur essendo ordinario.

Conclusioni

The Last Kingdom non ha avuto il successo mediatico e la notorietà di Vikings, ma fidatevi che è una serie tv da 10 e lode. E ve lo dice uno super appassionato di questo genere, che si è letto decine di libri di Cornwell.

Non vedo l’ora che esca la quarta stagione e vi posso già anticipare che sarà stupenda, almeno la trama! Considerando che una stagione della serie equivale circa a un libro della saga dei Re sassoni, possiamo auspicare almeno 7 / 8 stagioni di The Last Kingdom che, a differenza di Vikings, basandosi su una storia già scritta, non dovranno inventare niente.

Cornwell narra tutta la vita di Uhtred, dalla nascita, alla vecchiaia. Quindi potremmo assistere alla prima serie tv nella storia dell’umanità che rappresenta tutta la vita di un personaggio, passo per passo. Se i produttori riescono nell’impresa, fra qualche anno parleremo di The Last Kingdom sotto un’altra luce.
Io so qual è il potenziale della serie tv e vi garantisco che è incommensurabile, dato che non ho mai letto una saga più bella di quella dei Re Sassoni e non ho mai amato un personaggio più di Uhtred.

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