Ho deciso di recensire la quinta stagione di The Last Kingdom, la serie tv ispirata alla saga di romanzi storici scritti da Bernard Cornwell, perché ci sono moltissime cose da dire.
Proprio ieri è uscito il mio articolo su La guerra del lupo, il libro la cui trama si sviluppa esattamente dopo la fine di questa stagione, la quale ne ha inglobato al suo interno più di uno. Inizialmente questa scelta mi ha turbato per due motivi: ho temuto una riduzione troppo massiccia degli avvenimenti importanti ed essendo un amante della serie vorrei che ci fossero più stagioni possibili.
In realtà sono felice che la serie sia stata compattata, perché è stata fatta una pulizia dei personaggi secondari ed è stato mantenuto il focus su quelli principali, che sono di grande spessore. Nell’ultima puntata vediamo una scena in cui i personaggi vengono inquadrati fluidamente uno dopo l’altro, ricalcandone l’importanza. Una scena veramente notevole.
Inoltre, questa stagione non ha un momento morto che sia uno. Considerando 10 episodi da un’ora ciascuno circa, è stato fatto un ottimo lavoro. 10 ore in cui non puoi distrarti un momento, anche se come me conosci la storia. Storia che è nettamente cambiata soprattutto in funzione dei personaggi principali rispetto ai libri. E qui casca l’asino, forse…
Le differenze tra la serie tv e i libri – The Last Kingdom
Sono sincero, la saga è talmente lunga che, avendola letta negli anni, non ricordo ogni singolo particolare. Inoltre, la serie tv, attraverso le immagini che trasmette, inquina positivamente la mia memoria e mi provoca confusione nel distinguere ciò che è accaduto nei libri e ciò che è accaduto nella serie.
Tuttavia, sono certo che ci siano le seguenti differenze sostanziali:
- Padre Beocca non è morto nel primo tentativo di prendere Bebbanburg da parte di Uhtred, bensì muore di vecchiaia.
- Cedric muore durante la conquista di Bebbanburg. Inoltre, Uhtred sembra avere solamente Cedric e Finan come uomini, ma ne comanda oltre cento.
- La battaglia di Bebbanburg si svolge in modo totalmente diverso: il Re di Scozia non ne prende parte, così come gli scozzesi, che rimangono chiusi al di fuori del forte. Infatti, Uhtred riesce a entrare con i suoi uomini (esclusivamente i suoi, Edoardo non prende assolutamente parte allo scontro), attraverso l’inganno dalla porta che dà sul mare. Sintetizzando al massimo, pur se in inferiorità numerica, pezzo dopo pezzo, centimetro dopo centimetro, riesce ad arrivare al centro di Bebbanburg e a uccidere l’odiato cugino, subendo tuttavia ingenti perdite. Per quanto riguarda gli scozzesi, tentano di conquistare Bebbanburg a loro volta. Non c’è alcuna alleanza tra loro e il cugino di Uhtred, a differenza della serie. Ovviamente falliscono, perché da terra la fortezza è praticamente inespugnabile.
In conclusione, la grande battaglia si svolge all’interno e non all’esterno della fortezza. - Brida non viene uccisa da Stiorra. Non ricordo esattamente come sia morta, ma muore in pessimi rapporti con Uhtred, in quanto divenuta una strega oltremodo maligna e vendicativa. Forse è Uhtred stesso ad ucciderla.
- Uhtred è sulla cinquantina durante gli avvenimenti della quinta stagione, il che non si percepisce affatto.
- Uhtred ha un secondogenito che intravediamo solo alla fine della stagione di nome Osbert. Nei libri, Osbert cresce con gli altri fratelli e diventa il prediletto di Uhtred dopo che il primogenito, il quale nella serie conosciamo come Uhtred il giovane, prende i voti. Uhtred va su tutte le furie per questa scelta e ha anche l’istinto di ucciderlo. Lo odia profondamente e lo disconosce, dando ad Osbert il nome di Uhtred.
Osbert, a differenza del fratello maggiore, condivide lo stile di vita del padre e ne segue le orme, divenendo un grande guerriero. Inoltre, ha ancora una maggiore integrità morale di Uhtred, pur avendo una grandissima risolutezza. Insomma, è un erede più che perfetto e un grandissimo personaggio, che purtroppo la serie ha sfruttato malissimo, davvero malissimo. Speriamo che nella prossima stagione gli renda giustizia.
Credo che in parte ciò sia dovuto al fatto che escludere il primogenito avrebbe significato mostrare il vero Uhtred, ossia un uomo che detesta la Chiesa con tutto se stesso, il che per una serie Netflix sarebbe amorale e creerebbe sicuramente dei problemi mediatici. Posso quindi capire la scelta degli sceneggiatori, anche se non la condivido. - Il rapporto tra Edoardo e Uhtred è difficile, ma non per i motivi mostrati nella serie. Infatti, Edoardo è adirato con Uhtred perché pagano. Edoardo, come il padre, invecchiando scorda gli insegnamenti di Uhtred e diventa un cattolico radicale, intenzionato a estirpare i pagani dalla terra degli Angli e dei Sassoni. I due non avrebbero praticamente dovuto rapportarsi in questa stagione, secondo i libri.
Inoltre, Edoardo è un re più molle di quello che è nella serie. Non ha niente a che vedere con Alfredo. - Uhtred non è interessato a diventare il lord della Northumbria. Il suo obiettivo è sempre stato quello di riconquistare Bebbanburg e se fosse per lui si isolerebbe dal mondo intero. Purtroppo non può farlo e di conseguenza si ritrova stretto a panino tra il Wessex e la Scozia. Per sua fortuna gli rimane come alleato Sigtryggr, l’ultimo sovrano pagano.
- A proposito, Sigtryggr dovrebbe essere vivo alla fine di questa stagione. Vivo e vegeto. Non combatte stupidamente contro Edoardo sacrificando il suo esercito, come accade nella serie. Bensì concede, grazie anche all’interdizione di Stiorra, diversi dei suoi uomini a Uhtred per riprendere Bebbanburg. E come vedrete leggendo la mia recensione su La guerra del lupo, Uhtred sarà costretto a ripagarlo molto presto.
Avere silurato Sigtrygg è senza alcun dubbio la peggior scelta fatta dagli sceneggiatori, perché è un personaggio fondamentale anche in futuro. Il suo ruolo è stato scambiato con quello di Stiorra, nella serie determinata a fare sopravvivere i pagani, nei libri invece viene brutalmente uccisa da Skoll, un signore della guerra vichingo desideroso delle terre di Sigtrygg. Insomma, qui gli sceneggiatori hanno fatto un po’ di casino e non immagino come abbiano voglia di gestire le cose in futuro. - Eadith e Uhtred hanno una storia d’amore intensissima da diverso tempo. Nella serie sembra che sboccerà nella prossima stagione, per ora i due si sono limitati ad annusarsi, senza mai concludere. Peccato, perché Eadith è un grandissimo personaggio nei libri, ancor più che nella serie. Molto più giovane di Uhtred, dimostra una maturità e una scaltrezza inarrivabili. Lo stesso Uhtred si rivolge spesso a lei, anche per consigli militari.
- Ælswith, la moglie di Alfredo, è una vipera anche in vecchiaia. Nella serie fa da spalla a tutti i personaggi, soprattutto a Eadith, divenendo uno specchio della misericordia. Nei libri non accade niente di tutto ciò. Nella serie si tratta comunque di un personaggio riuscito, quindi non me la sento di infierire.
- Padre Pyrlig e Aldhelm (il principale consigliere di Alfredo) sono come il prezzemolo nella serie, ci sono sempre e sono determinanti sotto molteplici aspetti. Nei libri sono personaggi di media importanza.
Direi di avere elencato le differenze principali tra il libro e la serie, consapevole di essermi sicuramente perso qualcosa.
Conclusioni
La quinta stagione di The Last Kingdom è davvero sensazionale. Pur distaccandosi ormai da libri sotto numerosi aspetti, rimane un contenuto di altissima qualità piacevolissimo da seguire. Se penso alla quinta stagione di Vikings e a questa noto una differenza abissale a favore della seconda.
A livello di qualità del contenuto è forse la migliore stagione sfornata da Netflix. Se invece penso alla coerenza con i libri, non ci siamo proprio. Devo aspettare la prossima stagione per capire se questa differenza mi turbi irrimediabilmente oppure no. Vedremo.
Intanto non mi resta che consigliare nuovamente la lettura della saga e la visione della serie, non sapete cosa vi perdete!
Vi saluto con la Last Scene Song che abbiamo il piacere di ascoltare durante il bellissimo ed emozionante flashback che Uhtred ha proprio in chiusura della stagione.
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