Il piano di accumulo è uno dei principali servizi che possono offrire le banche (e non solo) ai correntisti. Questo perché si tratta di un prodotto estremamente flessibile, senza vincoli e su misura per ogni profilo finanziario.
Spiegandolo in parole povere, il piano di accumulo consiste nel trasferire periodicamente una certa somma di denaro dal proprio conto corrente su una posizione fondi, quindi su prodotti di investimento di vario genere, gestiti dalla propria banca.
Ne consegue che ogni banca ha i propri fondi e la loro bontà dipende proprio dalla banca, ossia alcuni fondi sono meglio di altri, parlando in termini di rendimenti attesi e di sicurezza del proprio investimento.
Il piano di accumulo è infatti in primis un investimento. Ma non il classico investimento da guru della finanza, che fa trading in autonomia. Nel piano di accumulo, affidi una certa quantità di denaro alla banca, che la investe autonomamente in determinati ambiti, i quali variano in funzione della tipologia del fondo. Per esempio, un fondo azionario globale investe su tutto ciò che c’è di azionario nel mondo e il portafoglio di investimento può variare nel tempo in funzione delle strategie della banca e delle persone che se ne occupano (professionisti che fanno questo di mestiere).
Esempio di piano di accumulo
Un piano di accumulo, normalmente, consente di accantonare e accumulare somme di denaro periodicamente (mensile, annuale, trimestrale, bimestrale…) in multipli di 50 euro.
Per esempio, posso fare un piano di accumulo da 100 € al mese per 10 anni. Rispettandolo fino in fondo arriverei a mettere da parte 10.000 €, senza considerare il rendimento del fondo su cui ho investito. Questo può essere positivo o negativo.
Più è lungo l’orizzonte temporale, più è probabile che il rendimento sia positivo e anzi, nettamente positivo, arrivando anche a rendimenti superiori al 100%, ossia al raddoppio di ciò che è stato accumulato. Quindi quando disinvesti la somma ricevi sul tuo conto corrente, normalmente dopo qualche giorno, la liquidità accumulata comprendente il rendimento nettato dalle imposte (26%) e da eventuali commissioni della banca che normalmente limano di poco il capitale.
Pertanto, il piano di accumulo è normalmente pensato come una forma di risparmio-investimento sul medio, lungo periodo (5-10 anni), anche se nulla vieta di interromperlo prima, di disinvestire tutto o una parte del capitale o di fermarlo per un certo lasso di tempo per qualsiasi ragione.
I vantaggi del piano di accumulo
Sotto riassumo i principali vantaggi del piano di accumulo:
- Per essere avviato, richiede solamente la profilatura Mifid (un questionario con alcune domande che determina il proprio profilo di rischio, in una scala per cui a seconda del risultato puoi o non puoi investire su determinati prodotti) e un contratto che varia a seconda delle banche e che regola i servizi di investimento.
- Puoi scegliere di fare più piani di accumulo contemporaneamente. Fatti consigliare dal tuo consulente, ma in linea di massima puoi farne uno spinto sul lungo periodo e uno più conservativo, ricordando che a guadagni significativi corrispondono anche perdite significative. Tuttavia, rispetto agli investimenti in azioni, i piani di accumulo, concernendo fondi, sono molto più sicuri e permettono di diversificare il rischio come caratteristica intrinseca.
- Non ha commissioni di entrata, a meno che non specificati nella tipologia del prodotto.
- Non devi ricordarti di gestire il tuo investimento, non devi preoccupartene affatto: la banca periodicamente preleverà i soldi dal tuo conto e li gestirà per te.
Potrai controllare la tua situazione in qualsiasi momento direttamente dal tuo internet banking. - Non ha vincoli. Puoi disinvestire tutto o una parte del tuo investimento in qualsiasi momento, anche anticipando la scadenza naturale del piano di accumulo, firmata all’inizio.
- Solitamente la banca funge da sostituto d’imposta, quindi il tuo guadagno è nettato dalle tasse.
Cose da ricordare quando si fa un piano di accumulo
- Una volta terminato il piano di accumulo devi ricordarti di disinvestire quanto accumulato, se vuoi, altrimenti la somma rimane lì, soggetta alle variazioni del mercato.
- Per investire in fondi ti conviene affidarti ad una banca solida, che dia valore ai tuoi investimenti. Tutti i fondi di investimento hanno delle schede prodotto pubbliche, che puoi reperire online. Studia il rendimento, parlane con il tuo consulente e lui saprà consigliarti la scelta migliore in funzione dei tuoi obiettivi. Non esiste infatti una formula magica sempre valida.
- Ci possono essere dei momenti in cui il rendimento del tuo investimento è negativo, soprattutto all’inizio. Non spaventarti, anzi, se questo accade inizialmente è ancora meglio in quanto riesci ad accumulare più quote, comprando a prezzi più bassi automaticamente.
L’importante è disinvestire quando il piano di accumulo è in positivo. - Nei periodi negativi del mercato è il momento migliore per alimentare il tuo piano di accumulo con dei versamenti spot, di modo da vantare una plusvalenza notevole quando il mercato migliora.
- Prefissati un orizzonte temporale di qualche anno e cerca di allungarlo il più possibile per sfruttare al massimo il rendimento del piano di accumulo.
Riassumendo, il piano di accumulo è uno strumento adatto a tutti, estremamente versatile e dagli ottimi rendimenti con zero sforzi. Non solo ti permette di guadagnare qualcosa, ma anche di risparmiare, in quanto preleva automaticamente i soldi dal tuo conto e li mette da una parte, senza che tu li possa spendere nell’immediato.
Se stai cercando un modo per entrare nel mondo degli investimenti, questo è il miglior punto di partenza che ci sia, onde evitare di farti molto male con investimenti che ti promettono mari e monti e ti lasciano con un pugno di mosche in mano!
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L’economia è un argomento di cui so poco e sento di capire ancora meno, anche se, come la fisica, lo trovo davvero affascinante. Il mio problema con gli investimenti, però è che mi trovo sempre con l’acqua alla gola e non avrei la possibilità di investire, ogni mese, una cifra per quanto irrisoria come i 100 euro del tuo esempio; adesso poi, dopo due mesi di disoccupazione, mi ritengo fortunato se riesco a rimanere sopra lo zero. Spero che, iniziando adesso a lavorare a tempo indeterminato, potrò contare su una maggiore stabilità per provare ad azzardare qualche investimento, anche se dovesse venire a maturazione tra dieci anni!
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Ciao Daniele! Puoi cominciare anche con una soluzione molto tranquilla da 50€ ogni 2 mesi. Alla fine puoi pensarlo come forma di risparmio
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