Finalmente posso dedicare un po’ del mio tempo a parlare degli ultimi due libri delle storie dei re sassoni che ho letto, ossia: “Il signore della guerra“ e “La morte dei re“.
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I due libri sono stati scritti da Cornwell e fanno parte della saga di cui ho parlato precedentemente in questo articolo: Le storie dei re sassoni, di Cornwell, parte 1
La saga narra le vicende avvenute in Inghilterra nel X secolo dopo Cristo, quando i Vichinghi stavano per colonizzarla completamente.
Il solo regno del Wessex, guidato da Alfredo il Grande, ha saputo resistere al nemico.
Ed è qui che entra in gioco il nostro eroe.
La trama
Uhtred, figlio di Uhtred, figlio di Uhtred è ancora il protagonista dei libri. Cornwell ha realizzato un lavoro straordinario, Uhtred è estremamente realistico, ha la personalità più complessa che io abbia mai riscontrato in un personaggio di fantasia. Non ha stereotipi, è profondamente umano. Facciamo il tifo per lui, nel bene e nel male, le sue azioni sono memorabili. Uhtred ha un’ironia unica, specialmente quando si tratta di offendere qualcuno. Ce l’ha a morte con i preti e con i codardi, li insulta utilizzando costrutti semantici tipici dell’alto Medioevo inglese, del tipo “Tua madre era talmente indecisa che è andata con tutti”, oppure “Bevi del piscio di mucca”, insomma, c’è da sbizzarrirsi. I libri li leggi con il sorriso sulle labbra.
Poi ci sono i combattimenti. Stupendi. Davvero realistici, emozionanti, ti tolgono il fiato. Le descrizioni sono uniche ed ogni scontro è diverso dall’altro.
Pensi che le idee di Cornwell finiscano, invece no.

Venendo nel dettaglio dei due libri che ho letto, ho abbandonato la storia di Uhtred per un anno, perché “Il signore della guerra“ era in ristampa e non ho potuto acquistarlo.
Uhtred lo abbiamo lasciato a battibeccare con Alfredo, il re cattolicissimo del Wessex che detesta tutti i pagani, come il nostro protagonista.
Tuttavia Uhtred gli ha permesso di vincere scontri vitali per il suo regno, è il suo cane da guardia, che tiene lontani gli incursori vichinghi grazie alla sua fama e alle sua abilità di grande guerriero e condottiero.
Uhtred e Alfredo hanno un rapporto simbiotico di amore ed odio.
Alfredo ha bisogno di Uhtred perché è l’unico in grado di difendere il suo regno.
Uhtred ha bisogno del re del Wessex perché è l’unico in grado di fornirgli un esercito per riconquistare la fortezza di Bebbanburg.
Al momento, su Bebbanburg governa lo zio di Uhtred, il quale si è alleato con i Danesi e ha fatto sterminare la famiglia del nipote. Uhtred vuole vendicarsi, ma non ha abbastanza terre per arricchirsi e quindi reclutare dei soldati.
Le poche terre che il nostro eroe possiede vengono confiscate da Alfredo nel momento in cui Uhtred, preso da un impeto d’ira, uccide un prete con un pugno.
Il prete affermava che la moglie di Uhtred, defunta da poco, fosse una meretrice del diavolo. Potete immaginare la reazione del nostro protagonista…
Come avrete capito Uhtred è uno che agisce di impulso, ma ha una sua moralità, dei tasti che se toccati lo rendono una furia della natura.
Uhtred diventa un vichingo
In ogni caso, Uhtred decide di mandare a quel paese Alfredo (letteralmente) e si schiera dalla parte dei Danesi. Egli è stato cresciuto dai vichinghi, adora i loro dei, crede in Odino, nel Valhalla. Diventa un razziatore e il suo nuovo ruolo gli si addice perfettamente.
Alfredo gli invia diversi emissari per convincerlo a tornare da lui, ma non la spunta.
Uhtred ammira Alfredo perché lo reputa un grande uomo e re, ma disprezza il suo bigottismo ed ora che non ha più nulla da perdere, decide di arricchirsi.
Ricordatevi che il suo fine ultimo è uno solo: conquistare Bebbanburg, è ossessionato da questo. Le sue avventure da razziatore sono, come sempre, stupende.
Non ve ne parlo nel dettaglio, cito solo la figura di Skade, una donna vichinga bellissima (ah, quasi dimenticavo, a Uhtred piace tantissimo il gentil sesso), che convince Uhtred a rapinare il suo precedente marito.
In ogni caso, la vita da vichingo non lo soddisfa, i rischi sono tanti e la sua situazione economica non muta.

Le cose cambiano quando lo raggiunge la figlia di Alfredo, Ethelfleda, che è infelicemente sposata con il cugino di Uhtred. Questi è il re di Mercia, un regno forte e vasto che ha giurato fedeltà al Wessex. Uhtred ha un punto debole: le donne. Ne ama tante nella sua vita e fa qualsiasi cosa per loro.
Ciò che è peculiare è il fatto che ne ama più di una allo stesso tempo, in modo sincero.
Come ho detto, fa qualsiasi cosa per loro ed è ciò che accade con Ethelfleda.
Ella lo convince a tornare in Wessex da Alfredo, che sta morendo.
Uhtred, disprezzato ormai dai Sassoni e dai Vichinghi, riesce finalmente ad ottenere, dopo sei libri, delle ricche e vaste terre da Alfredo.
Egli in punto di morte riconosce i meriti del nostro protagonista e gli concede questo onore, con un onere: giurare fedeltà al figlio Edoardo, giovane e inesperto nell’arte del governare. Uhtred accetta, più che altro perché vuole restare al fianco di Ethelfleda. I due sono infatti amanti.
La morte di Alfredo
Morto Alfredo, ci sono diverse pretese sul trono del Wessex, sia da parte dei Vichinghi, che dei Sassoni. Uhtred vorrebbe dedicarsi alla sua nuova terra, arricchirsi per reclutare un esercito con cui assaltare Bebbanburg, ma non ha un attimo di tregua.
Egli è un uomo d’onore, prende sul serio il suo giuramento ed organizza la difesa del regno sassone. Edoardo lo ritiene lo scudo del Wessex, ha un’immensa stima di lui e si trova sempre a conciliare i pensieri dei preti con quelli del pagano Uhtred (anche in questi casi le risate sono assicurate).
Uhtred combatte strenuamente per quella che ha capito essere la sua patria, insieme ai suoi compagni di una vita, personaggi magnifici come lui. Combatte con Ethelfleda e per Ethelfleda, una donna coraggiosissima ed affascinante. Combatte con Edoardo e lo tempra. Le battaglie sono innumerevoli, gli scontri all’ultimo sangue.
Uhtred invecchia, ma non il suo animo, non la sua tenacia e nemmeno la sua fama, in grado di spaventare qualsiasi orda danese.
E tu, cosa aspetti a calarti nelle avventure di Uhtred, figlio di Uhtred, figlio di Uhtred?
Ah, quasi dimenticavo, anche Uhtred ha dei figli e la vicenda è piuttosto delicata.
Vi anticipo soltanto che il primogenito, Uhtred (che fantasia), prende i voti.
Ne vedremo delle belle…
Al prossimo articolo sulle storie dei Re Sassoni, la terza parte della mia recensione!
Vi consiglio caldamente di guardare la serie tv, ne ho parlato qui: The Last Kingdom: trama, recensione, curiosità
Vi lascio anche questo link, dedicato a un’altra saga di Cornwell: L’arciere del re, recensione del romanzo storico di Cornwell
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Al prossimo articolo!
Wow, da come ne parli sembra davvero interessante, ci farò un pensierino…
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Mentre leggevo il tuo articolo pensavo che tutto questo non mi era del tutto nuovo, e infatti ho scoperto che dalla saga di Cornwell è stata tratta la serie The Last Kingdom! Ne avevo visto la prima stagione un paio di anni fa, poi l’ho persa di vista anche se mi era piaciuta molto, soprattutto per quella stessa ironia di cui parli anche tu e che non mi aspettavo! Magari la riprendo, ero curioso di vedere come sarebbe andato avanti; per i libri, mi hai davvero incuriosito, ma ne ho talmente tanti in fila col numerino ad aspettare il proprio turno che non me la sento di buttarmi in un’altra saga!
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Nel primo articolo avevo accennato a questa cosa della serie, che ho visto.
Tuttavia il personaggio di Uhtred non è affatto come quello dei libri.
L’attore lo impersona malissimo purtroppo, sia dal punto di vista fisico che interpretativo.
Sono contento di averti incuriosito e spero che tu possa leggerlo un giorno 😁
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Ah, peccato, così a ignoranza a me era piaciuto molto!
Contaci, magari ci metto un po’ ma alla fine leggo tutto!
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eeeeeeeeemettiamo pure questo nella lista 🙂
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