Chi ha paura del Linchetto? è un libro composto da tre parti:
- L’introduzione del Professor Paolo Fantozzi, dove si parla dell’importanza delle leggende, delle fiabe e della tradizione popolare.
Subito dopo, c’è una breve presentazione del progetto “Le leggende Lucchesi” di Joe Natta, il cui intento è proprio quello di valorizzare la tradizione lucchese, attraverso la musica. A questo proposito, ricordo che nel libro è presente il CD musicale di Joe Natta e del suo gruppo. - Nella seconda parte sono riportati i testi delle canzoni della band, insieme a filastrocche e ballate, sempre inerenti alla tradizione lucchese. Le ballate sono assai piacevoli alla lettura, a tratti spassose, a tratti cupe. Si parla di perfide streghe, ma anche di esseri simpatici e irriverenti, come il Linchetto, un buffo folletto allegro e dispettoso.
- Nella terza parte invece, interviene lo scrittore Alessio del Debbio (in qualche occasione anche fra una ballata e l’altra), il quale riporta alcune leggende lucchesi, suppongo rielaborate da lui stesso. I racconti sono brevi ed essenziali. Spesso il finale non è quello che ci aspettiamo ed è sempre possibile ricavare un messaggio morale di fondo, più o meno esplicito.
Dopo questa presentazione, passiamo al mio parere rispetto al libro.
Mi è piaciuto molto, specialmente per la sua originalità. Si tratta sicuramente di un prodotto che non siamo abituati a vedere, così vario, così scherzoso e serio allo stesso tempo, il quale comprende l’importanza della nostra tradizione. Il suo valore aggiunto consiste proprio nel valorizzare la cultura locale, riportando alla luce delle storie che con il tempo sarebbero altrimenti perdute. Questo tipo di testo è molto attuale, ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e ci rammenta soprattutto che il genere del fantasy non è altro che un derivato delle antiche storie e leggende.
Mi rendo conto che la riscoperta delle storie del lucchese possa suscitare un interesse ridotto su scala nazionale, dal momento in cui stiamo parlando di una realtà circoscritta. Ma il progetto lo reputo validissimo per i motivi di cui ho parlato e pertanto consiglio di leggere il libro per riscoprire sensazioni perdute.
Spulciando sul canale YouTube di Joe Natta ho scoperto che lavora molto con i bambini e ciò è bellissimo.
Vivere nelle favole nuoce alla salute, perché il mondo reale è tutt’altro.
Ma attraversare ogni tanto un portale che conduce verso un’altra realtà, mistica ed emozionale, penso sia una valida medicina per curare svariati mali.
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