Ciao Alessio, benvenuto sul mio blog!
Facendoti una domanda personale per rompere il ghiaccio, qual è il tuo libro preferito?
È sicuramente Il Signore degli Anelli. Adoro il racconto di questa grande avventura, la magia, il tema dell’amicizia, la trama ad ampio respiro che rende la narrazione epica e moderna.
Come funziona la vostra casa editrice dal punto di vista organizzativo?
La nostra casa editrice nasce dall’associazione Nati Per Scrivere.
In particolare, il Consiglio Direttivo ha deciso di dare vita all’omonima casa editrice, di cui io sono il direttore editoriale.
Nella pratica, decido la linea da seguire, che nel nostro caso si concentra sul territorio. I libri che pubblichiamo sono quindi curati rispetto alla storia, alle usanze, alle tradizioni, al folclore del territorio in cui sono ambientati.
Esiste poi un Comitato di lettura che legge i manoscritti e varia in funzione dei generi.
Ogni manoscritto proposto è letto da almeno tre lettori. Se sono concordi nella valutazione, se il testo piace, se è in linea con le caratteristiche della casa editrice e riceve la mia approvazione, viene pubblicato.
La pubblicità è gestita invece dall’Ufficio stampa, che cura i rapporti con i media.
A livello pubblicitario ci muoviamo infatti su diversi fronti: sui social, facili e gratuiti (Facebook, Instagram), sui blog, sui giornali.
Per ogni libro pubblicato esaltiamo i punti di forza e scegliamo i canali di promozione.
Inoltre, dal punto di vista pratico, organizziamo gli incontri con i lettori e con gli autori. Partecipiamo anche alle fiere dei libri, compatibilmente con i costi.
Le presentazioni autonome dei libri sono invece difficili da realizzare, perché non è facile attirare le persone a questo tipo di eventi.
Infine, il comparto artistico è affidato a illustratori e a grafici esterni, come il noto Marco Pennacchietti, che ha curato diverse nostre copertine.
Avete delle partnerships con altre case editrici?
Delle vere e proprie partnerships no, ma siamo in ottimi rapporti con diverse case editrici, con le quali condividiamo gli stand alle fiere per ammortizzare i costi.
Correggimi se sbaglio, credo che il modo migliore per vendere i libri di autori emergenti sia partecipare alle fiere.
Assolutamente. Non è facile che una persona investa i suoi soldi in un libro di cui non conosce i retroscena. Il contatto con i clienti è fondamentale in questo senso. Diventa ancora più efficace quando gli autori partecipano direttamente agli eventi e firmano le copie.
Nonostante la nostra ampia promozione sui social, sui giornali, sui blog (ne abbiamo contattati all’incirca 500), il contatto diretto è fondamentale, anche per ricoprire tutte le fasce di età dei clienti.
Rispetto alle fiere, quante copie riuscite a vendere?
Dipende dalla grandezza della fiera, il numero varia. Sicuramente per noi le fiere non sono solamente una questione di vendite, ma anche di visibilità.
I vostri libri sono presenti nelle librerie?
Nelle librerie potenzialmente ci potremmo essere, i libri sono infatti ordinabili in tutte le librerie. Tuttavia, l’esposizione dei libri dipende dalla libreria stessa. Noi le contattiamo direttamente e cerchiamo di convincerle a esporre i nostri libri, ma non siamo i soli ovviamente.
Qual è invece il vostro rapporto con Amazon?
Amazon ordina poche copie dei libri perché non intende rischiare di non venderli. Se cerchi un nostro libro sullo store e scopri che è esaurito non ti preoccupare, puoi ordinarlo lo stesso, semplicemente non è disponibile in magazzino in quel momento.
In generale, la policy di Amazon è la seguente: più un libro vende, più sarà disponibile, quindi per le piccole case editrici è difficile partire da una disponibilità immediata nello store.
Quali sono i vostri obiettivi?
Continuare ad offrire bei libri, interessanti e curati. La nostra punta di diamante è la collana fantastica, ma dall’anno prossimo si passerà anche ai gialli, ai thriller.
La collana per bambini continuerà e verrà incrementata da una seconda collana per bambini di età fra i 9 e gli 11 anni.
Inoltre, l’obiettivo rimane quello di trovare nuovi lettori e mantenerli nel tempo.
Come risposta mi è piaciuta molto, perché contrariamente a molte case editrici, la vostra non è per niente sbruffona e ambiziosa in senso negativo. Per questo vi faccio i miei complimenti.
Ti ringrazio. Rimaniamo sempre con i piedi per terra e curiamo i nostri libri sotto ogni aspetto. Nel giro di un anno abbiamo pubblicato infatti un solo libro autocandidato, il Mistero di Virginia Hayley, di Alessio Filisdeo.
Siamo così severi nelle valutazioni perché non abbiamo fretta di pubblicare, preferiamo curare i nostri libri.
Stiamo valutando se tenere aperto l’invio spontaneo dei manoscritti e abbiamo pensato come alternativa allo speed date, che consisterebbe nell’organizzare degli incontri diretti con gli autori dei libri in occasione di alcuni eventi organizzati. Questo perché perdiamo troppo tempo a leggere testi che sono completamente non inerenti a ciò che cerchiamo.
Personalmente ti posso dire che è assai apprezzabile il fatto che rilasciate una scheda di valutazione una volta terminata la lettura di un manoscritto.
La maggior parte delle case editrici non ti degna neppure di una risposta.
Pensiamo che sia corretto, intendiamo restituire alle persone il tempo che ci hanno concesso.
Entrando in un tema attuale, secondo te l’editoria italiana è in crisi?
L’editoria italiana offre davvero tante possibilità per un amante della lettura, perché spazia dalle piccole case editrici a quelle grandi. Ogni anno escono circa 60.000 nuovi titoli. Eppure si vendono pochi libri, perché gli Italiani leggono poco.
Bisognerebbe quindi portare l’accento sui benefici, sulle potenzialità della lettura, specialmente entrare in contatto con i giovani.
Come casa editrice aderiamo a un progetto per i giovani, che consiste nella lettura di due testi che trattano di temi vicini ai giovani stessi. In particolare ci rechiamo nelle scuole, come al Fermi di Lucca. I giovani studenti sperimentiamo esperienze di crescita, di amicizia e sono stimolati alla lettura.
Alessio è un giovane direttore editoriale che crede fermamente in ciò che fa. La sua dedizione, il suo entusiasmo, mi hanno colpito sin da subito, così come la sua gentilezza e la sua disponibilità.
La sua professionalità e la sua bravura è indiscutibile e ammirabile, è senz’altro una certezza, una fonte di ispirazione in un panorama editoriale purtroppo ricco di punti interrogativi.
Per maggiori informazioni su NPS:
- Bestie d’Italia Volume 1, recensione
- I Fuochi di Valencia, recensione
- Chi ha paura del Linchetto? Recensione
- Il Mistero di Virginia Hayley: un libro thriller sui vampiri
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