Se stai leggendo questo articolo significa che hai aperto o stai per aprire un blog su WordPress. Se non l’hai ancora aperto, puoi andare sul sito ufficiale di WordPress e guardare i piani. Per cominciare, ti consiglio di scegliere un piano gratuito, così non rischi di buttare via dei soldi. Avrai un dominio gratuito, quindi non personalizzabile e qualora dovessi cambiarlo rallenterai l’indicizzazione degli articoli per un po’ di tempo.
Ma se non hai le idee chiare non c’è un’altra strada. Altrimenti passa direttamente a un piano a pagamento e in tal caso ti consiglio di comprare direttamente il piano premium. Il perché te lo spiego in questo articolo: Conviene passare a WordPress premium?
Attenzione: questa guida riguarda WordPress.com, non WordPress.org, che è un’altra cosa. Se vuoi sapere quali sono le differenze fra le due piattaforme, ne ho parlato qui.
In sintesi, se vuoi creare un blog, usa WordPress.com. Se sei interessato a un sito professionale, come un e-commerce, usa WordPress.org.
Ora che avete creato il vostro sito web, partiamo dal primo step: la scelta del tema.
Il tema determina l’interfaccia del vostro sito web. Più è complesso, minore sarà la velocità di caricamento del sito stesso e ciò andrà ad incidere sulla sua indicizzazione e sull’esperienza degli utenti. A tal proposito vi consiglio di guardare questo articolo, per velocizzare un sito web.
Vi consiglio inoltre caldamente di scegliere un tema conforme alle vostre esigenze.
Ogni tema presenta una descrizione, leggetela attentamente prima di sceglierlo.
Controllate inoltre che non richieda immagini di dimensioni troppo alte, perciò superiori ai 1280 pixel. Se caricate foto così pesanti, il vostro sito si appesantirà e avrete anche meno spazio disponibile dal punto di vista della memoria.
Poi, considerate che il tema condiziona il vostro sito dalla A alla Z, non tutti sono uguali, anche dal punto di vista delle funzioni che vi permettono di utilizzare.
Ad esempio, alcuni non consentono di pubblicare un logo nella homepage.
Esiste poi una grande differenza fra temi non a pagamento e i temi a pagamento.
Questi ultimi sono sbloccabili attraverso i piani a pagamento di WordPress, come il premium. I temi diventano più complessi e sono migliori, ma per esperienza personale vi garantisco che anche i temi gratuiti, se ben sfruttati, garantiscono un ottimo risultato.
Ne ho parlato approfonditamente in questi due articoli:
–I migliori temi gratuiti di WordPress
–I migliori temi premium di WordPress
Controllate bene ogni impostazione del vostro tema, senza lasciare nulla al caso. Prima lo ottimizzate, meglio è. Lo stesso Google apprezzerà il vostro tema se è ben fatto e vi premierà in termini di visibilità. Mi raccomando, controllate che il tema funzioni bene anche nella versione mobile, visto che spesso non accade.
E ricordatevi di inserire la tagline, cioè il motto del sito. Esso è fondamentale per indicizzarlo, deve essere qualcosa di semplice e di significativo. Ad esempio, il mio al momento è “Always learning”.
Passiamo ora a come scrivere gli articoli su WordPress, sfruttando ogni funzionalità e facendo attenzione all’utilizzo delle categorie e dei tag. L‘utilizzo dei tag è molto importante, specialmente all’interno della piattaforma di WordPress. Attualmente ho 53 tag, un numero basso. Utilizzo sempre quelli, in modo tale da creare una tagbuilding solida. Scegliete parole chiave specifiche e abbastanza generali per i tag, che richiamino anche i temi trattati nelle vostre categorie. Ad esempio, il tag “fantasy” è un ottimo tag. Mentre “i libri fantasy migliori di sempre” è un pessimo tag.
Vi consiglio di non superare i 5 tag ad articolo. WordPress afferma che ne supporta fino a 15, tuttavia afferma anche che inserirne tanti equivale allo stesso tempo ad essere poco importanti in ciascun tag. Di conseguenza, se intendete rimanere all’interno di un tag nel tempo, mettetene pochi. Date anche una letta a questo articolo, preso dal supporto di WordPress.
Per quanto riguarda le categorie, cercate di mantenerne un numero basso, conformemente ai temi trattati nel blog. Il metodo delle sottocategorie è valido per compattare l’homepage, ma a mio avviso superfluo per quanto riguarda l’indicizzazione e in taluni casi troppo dispersivo.
Per saperne di più sugli articoli, guarda questo mio tutorial:
L’ultimo argomento di cui voglio parlare in questo articolo riguarda le statistiche, fondamentali per far crescere l’attività del vostro blog. Tenetele sempre d’occhio, perché vi fanno capire se i vostri articoli sono vincenti oppure no. Ad esempio, se la maggior parte dei vostri articoli non viene trovata dai motori di ricerca, significa che state sbagliando qualcosa. Le statistiche del blog devono aumentare nel tempo, perché cresce il numero di articoli indicizzati e deve crescere il numero delle visualizzazioni di conseguenza. Se così non fosse, vi consiglio di leggere questo articolo, dove vi spiego come indicizzare un sito web su Google.
Ma anche questo rispetto alla SEO, che come scoprirete è fondamentale per crescere.
In generale, il mio blog è un pozzo di articoli simili a questo. Non ho potuto linkarli tutti qui. Ma vi basterà andare nella categoria marketing del menù per scoprirli tutti. Vi consiglio caldamente di farlo. Ognuno di quegli articoli è un piccolo tassello, che mi ha portato a crescere sin dove sono ora.
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Se non riesci a seguire il mio blog da WordPress, puoi farlo:
Al prossimo articolo!
Bravo fede
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Seguendo le tue indicazioni sto sistemando il blog; finalmente ho un menù! Però non mi è ben chiaro come aggiungere una voce secondaria a quella principale, aspetto una nuova lezione ASAP!
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Mi fa molto piacere!
Penso che tu ti riferisca alle categorie (alle mie informazioni e contatti nel video).
Semplicemente nella personalizzazione sposti la categoria che vuoi secondaria, sotto a quella principale.
Mi riferisco al minuto 8
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Ok, ci provo!
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Basta fare slittare la categoria sotto un’altra con il mouse, se hai problemi fammi sapere!
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