elmo turin turambar

I Racconti Perduti di Tolkien: trama, riassunto e recensione

I Racconti Perduti di Tolkien fanno parte del secondo volume della Storia della Terra di Mezzo e nel mio caso l’ultimo libro che mi mancava da leggere del mio autore preferito.

Ne sono rimasto affascinato, perché considero Il Silmarillion la più grande opera fantasy mai realizzata e I Racconti Perduti offrono nuovi punti di vista e nuove storie riguardo agli avvenimenti del Silmarillion, che Tolkien non ha mai pubblicato, compito portato a termine dal figlio.

In particolare, il libro contiene:

  1. Una storia alternativa per Beren e Lúthien, dove rispetto al Silmarillion ho trovato un maggior approfondimento dei personaggi, del rapporto tra i due, rispetto a una maggiore estensione della trama e degli eventi.
  2. La storia di Túrin Turambar, che ogni volta emoziona e non saprei scegliere, tra le versioni che ho letto, quale sia la più tragica. Questa è affascinante perché approfondisce il rapporto che aveva con gli uomini da lui capitanati, precedentemente banditi, così come il tradimento del nano Mim.
  3. La caduta di Gondolin, che non mi ha emozionato quanto il libro dedicato uscito qualche anno fa e che consiglio caldamente perché è sensazionale, da leggere tutto in una volta. Nei Racconti Perduti l’attenzione va alle fasi finali della battaglia, quando ormai ogni speranza è persa.
  4. La storia della creazione della Nauglafring, cioé la collana dei Nani che ha contenuto il Silmaril rubato da Beren a Morgoth. Questa storia vale davvero la pena leggerla perché nel Silmarillion è presente, ma non in modo approfondito. E spiega le origini dell’odio tra Elfi e Nani, così come diversi retroscena interessanti.
  5. La storia di Eärendil e del suo viaggio. Per chi non lo sapesse è il padre di Elros ed Erlond, nonché antenato di Aragorn, ma anche di Arwen. Ma anche figlio di Tuor ed Idril, quindi un mezzelfo. Insomma, un personaggio fondamentale nel legendarium tolkeniano, la cui storia onestamente non mi ha mai particolarmente interessato perché non prende direttamente parte agli avvenimenti occorsi nel Beleriand, se non da dietro le quinte. Preferisco i personaggi d’azione, come Túrin.
  6. La storia di Eriol, il primo uomo dopo millenni ad avere raggiunto le terre immortali via mare, approdando sull’isola di Tol Eressëa. Di questa storia è interessante il parallelismo tra il mondo di Tolkien e il nostro, che è lo stesso. Per chi non lo sapesse, tutte le vicende narrate dall’autore si svolgono nel nostro pianeta migliaia di anni fa. Le terre immortali, Aman, corrispondono più o meno all’attuale Gran Bretagna.

Conclusioni

I Racconti Perduti di Tolkien sono il libro, secondo me, da leggere per ultimo. Questo perché offrono un punto di vista diverso da quello già conosciuto in altre opere, più approfondito e in certi casi del tutto nuovo.

Personalmente la lettura di questo libro per ultimo è stata fortuita, non voluta. Ma sono contento che sia andata così.

Non temete, ci saranno (spero) molti altri articoli dedicati a Tolkien!

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Al prossimo articolo!

23 commenti

  1. Ho letto i Racconti perduti molti anni fa dopo il Signore degli Anelli ma effettivamente non fu un libro di facile lettura perché mi mancavano le informazioni che si riscontrano nel Silmarillion. Non è un volume, in effetti, che consiglierei a una persona che non abbia già una certa conoscenza del legendarium tolkieniano…

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