I Cesaroni sono una delle soap opera cult prodotte in Italia, in particolare da Mediaset.
Dal 2006 al 2014 sono uscite ben sei stagioni, anche se le ultime due hanno deluso le aspettative. Tra poco vedremo perché.
La trama
I Cesaroni sono una famiglia romana DOC composta da: Giulio, il pater familias, tre figli maschi (Marco, Rudi, Mimmo) e il fratello Cesare, lo scapolo d’oro.
La loro vita cambia quando Giulio, vedevo da alcuni anni, si fidanza nuovamente con Lucia, la ex del liceo, la quale si trasferisce da Milano a Roma insieme alle sue due figlie, Eva e Alice.
L’unione tra i due nuclei familiari è il fondamento della serie, che racconta la vita quotidiana dei singoli personaggi, condendola di emozioni e tanta ironia.
Il tema principale è l’amore, a trecentosessanta gradi, inteso come passionale, familiare, maturo, giovane, adulto, distaccato… Insomma, c’è tanta carne al fuoco. Per essere una serie da circa 20 episodi da più di 50 minuti a stagione, il tempo scorre che è una meraviglia.
I personaggi
L’ingrediente vincente della serie sono certamente i personaggi e gli attori che li interpretano. Lo stesso Maurizio Costanzo li ha intervistati riconoscendo loro grandi doti e capacità di attrarre il pubblico.
Una curiosità è la presenza della madre di Claudio Amendola, Rita Savagnone, la quale interpreta il ruolo della madre di Lucia, quindi la suocera di Amendola.
Il cast è stato l’unione perfetta tra una serie di attori affermati, di alto livello ed esperienza, insieme a giovani attori emergenti molto bravi.
Gli sceneggiatori sono stati capaci di creare dei personaggi unici, riconoscibili ed indimenticabili, ognuno con le sue caratteristiche. Ezio Masetti, per esempio, è l’italiano medio per eccellenza. Ignorante, casinista, creduloni e pauroso ha dei barlumi di acume istintivo che in modo disarmante salvano le situazioni più drammatiche (spesso causate da lui stesso).
È impossibile non ridere almeno una volta guardando un episodio e non mancano mai neppure i momenti riflessivi e in grado di trasmettere una morale.
Le musiche
Uno dei punti forti della serie è rappresentato dalle musiche. Già i jingle sono iconici, ma mi riferisco in particolar modo ai brani realizzati da Matteo Branciamore (il Keanu Reeves de noantri), che grazie alla serie dei Cesaroni ha potuto affermarsi come cantautore, salvo poi finire nel dimenticatoio.
Ci tengo a sottolineare la qualità dei brani realizzati, sia musicalmente, sia dal punto di vista testuale. Sono ancora estremamente attuali e gli album Ovunque Andrai, insieme a Parole Nuove, sono veramente degni di nota e con pochissime canzoni avare di emozioni.
I brani sono inseriti all’interno della serie ed è appassionante seguire la loro nascita, perché ognuno ha un ruolo rilevante nella storia.
Il metodo Cesaroni
Una costante della serie è l’utilizzo del metodo Cesaroni da parte dei personaggi, non necessariamente di sangue Cesaroni.
Consiste nell’utilizzare escamotage per risolvere una situazione a proprio favore, spesso in modo geniale, ma sempre rimanendo entro i limiti del legale e del consentito.
Ci tengo particolarmente al metodo Cesaroni perché oltre a fare sorridere nella serie restituisce un insegnamento a me caro: uscire dagli schemi è la chiave per risolvere anche le situazioni più complicate. Certo, a volte le proprie azioni tornano indietro come un boomerang, ma come direbbe Yoda: “Fare o non fare, non c’è provare.”
Il declino della serie
La serie ha iniziato a perdere appeal con la quarta stagione dove Lucia (Elena Sofia Ricci) si allontana, seppur presente in diversi episodi. Il colpo finale arriva nella quinta stagione dove, nonostante il ritorno di Lucia, scompare Eva (Alessandra Mastrondardi). Questo è il colpo finale perché la storia d’amore tra Eva e Marco è uno dei principali motivi per cui guardare I Cesaroni. Mancando un pezzo da novanta, rimpiazzato in modo discutibile, si arriva alla sesta stagione dove ormai c’è un fuggi fuggi generale e infatti non ci sono più state altre stagioni e molto probabilmente non ce ne saranno più.
La cosa triste è constatare che evidentemente c’è stata una rottura o all’interno del cast o tra il cast e la produzione o entrambe le cose. Basta ascoltare un’intervista di Alessandra Mastronardi per capire quanto da parte sua ci sia un rifiuto netto alla possibilità di tornare a recitare nella serie, mentre altri attori tengono ancora le porte aperte.
Chiaramente dispiace veramente tanto, considerando l’affiatamento trasmesso negli anni da parte del cast sia dentro che fuori della serie e considerando che la maggior parte degli attori devono molto a I Cesaroni, compresa Alessandra Mastronardi.
Ignoro i motivi dietro a questa amarezza e non giudico nessuno, tuttavia noto che c’è una tendenza comune a molti programmi televisivi che si protraggono nel tempo a sfasciarsi irrimediabilmente e male. Si avverte proprio il rigetto da parte dei protagonisti anche per quello che è stato. Peccato.
Dove vedere I Cesaroni
Attualmente i Cesaroni sono visibili su Netflix (3 stagioni), su Amazon Prime Video (6 stagioni) Infinity + (5 stagioni) e Sky (alcuni episodi variabili).
Ne consegue che su Amazon vi sono tutte le stagioni ed è l’unica piattaforma ad averne i diritti.
Conclusioni
I Cesaroni sono stati e a mio parere rimarranno per sempre una serie italiana di altissima qualità. È una serie adatta a tutta la famiglia, non stanca mai e rivederla più volte negli anni fa sempre piacere.
Per quanto sia semplice, è curata in ogni dettaglio e capace di emozionare anche le persone più apatiche. Alcune battute sono indimenticabili, così come alcuni episodi.
Consiglio assolutamente di guardarla, nonostante le ultime stagioni in calando. La serie mantiene sempre un livello di qualità alto, così come di attenzione dello spettatore.
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