Pro player Gwent

Come vincere a Gwent e diventare un pro player

Gwent è il gioco di carte, in particolare di Deck Building, presente all’interno del mondo di The Witcher. Ne ho parlato in questo articolo: The Witcher – Gwent: il miglior gioco di carte mobile

Ho iniziato a giocare a Gwent essendo un grande appassionato della saga, avendoci giocato nei videogiochi per console e perché cercavo un gioco di carte mobile da fare senza impegno per appagare la mia fame di giochi da tavolo.

Gwent rispecchiava tutte queste caratteristiche e ho iniziato a giocarci lo scorso anno durante l’estate, salvo poi riprenderlo questa estate, dopo una lunga pausa. Rispetto allo scorso anno, ho deciso di fare le cose un po’ più sul serio.

Senza spendere un euro reale, ho cercato di realizzare un mazzo forte, che mi divertisse, frustrato dal fatto che puoi essere bravo quanto vuoi, ma se il mazzo non gira, alla fine perdi.

Come costruire un mazzo fortissimo a Gwent

Spulciando su internet, sono atterrato sul sito ufficiale di Gwent, dove è possibile trovare dei mazzi già configurati e fare delle prove di costruzione del mazzo.

In particolare, da amante della fazione Skellige, ho copiato questo mazzo, di cui avevo già quasi tutte le carte. Infatti, non sempre è possibile realizzare un mazzo che piace, perché le carte costano della moneta virtuale del gioco e se le vuoi avere subito devi spendere soldi veri.

Attualmente sono conscio del fatto che esistono diversi mazzi più forti del mio, ma non ho abbastanza risorse per completarli e poi testarli.

Testare i mazzi è fondamentale e si può fare sia contro giocatori reali, sia contro il PC. L’esito di queste partite non influisce sulle classifiche, ma giocando contro i giocatori reali è possibile fare punti esperienza e completare i contratti a disposizione.

Una volta messo a punto il mazzo Skellige ho giocato come sempre, ogni tanto durante la giornata e non necessariamente tutti i giorni. Rispetto al passato però, dove vincevo una partita e poi ne perdevo una, in undicesima divisione, ho iniziato a vincerle quasi tutte, padroneggiando sempre di più il mazzo, capendo esattamente quali carte giocare e scartare, quando e contro quali fazioni. Infatti, un buon mazzo è un mazzo in grado di vincere potenzialmente contro qualsiasi altro. C’è sempre la fortuna che incide nella pesca delle carte, ma un buon mazzo ne riduce l’impatto.

Attualmente per esempio mi rendo conto che il mio mazzo quasi sempre batte alcune tipologie di mazzi e ha pochi mazzi con cui sicuramente perde. L’obiettivo è costruire un mazzo che vince sempre, ma non è così facile. È meglio avere un mazzo conosciuto al 100% rispetto a un mazzo più forte sulla carta ma di cui non si capiscono alcune dinamiche.

In particolare, il mazzo Skellige mi piace perché è semplice e non entra mai in difficoltà: riesci sempre a farlo girare. Ha il difetto di realizzare un numero contenuto di punti, visto che si basa sull’attacco e perde contro i mazzi in grado di realizzare una marea di punti o che generano triliardi di pedine. Anche lì non sempre, dipende da come gira.

La divisione pro

Un bel giorno, dopo l’ultima partita vinta nella prima divisione, ricevo un messaggio pop up da parte dei creatori del gioco che mi informano dell’arrivo in divisione pro e della possibile partecipazione ai campionati mondiali.

Stropiccio gli occhi, incredulo, visto che non ho mai preso sul serio questo gioco e mai avrei pensato di raggiungere la divisione pro.

Tra l’altro non è stato facile, ma neanche un’impresa impossibile. Mi sento di dire che oltre il 50% del merito va attribuito al mazzo e a chi lo ha realizzato.

Resta il fatto che una volta giunti nella divisione pro, tutti i mazzi sono fortissimi e ogni partita è estremamente strategica. Bisogna conoscere bene anche gli altri mazzi e quello che l’avversario può giocare. Bisogna prevedere le sue mosse, anticiparle e capire il giusto timing per giocare le carte.

Pertanto, grazie al mazzo sono arrivato in divisione pro, ma rimanerci è un’altra storia…

È possibile visionare la classifica pro dal sito ufficiale di Gwent da qui. È bello vedere la bandiera italiana sventolare in corrispondenza del mio nome!

Conclusioni

Non ho idea di come si svilupperà l’avventura con Gwent. Per me rimane un passatempo per cui non ho dipendenza e non ho intenzione di investire tempo e denaro. Sono contento che i risultati siano arrivati in modo semplice e divertente, senza farne un’ossessione, come spesso accade in questi casi, sopratutto alle persone competitive come me.

E spero di avere dato qualche utile consiglio a chi, come me, adora questo gioco.

Il gioco da tavolo DEFINITIVO di The Witcher lo trovi qui 🐺⚔️

Qui puoi acquistare il mio libro “Bellator Est Lux” in formato cartaceo 📕 
Qui puoi acquistare il mio libro “Bellator Est Lux” in formato ebook 📱

Articoli correlati:

Se non riesci a seguire il mio blog da WordPress, puoi farlo:

Al prossimo articolo!