Sul blog ho parlato più volte di Sky, delle differenze rispetto alle altre piattaforme di streaming sue competitors e di come il brand stia mutando.
Non ce l’ho con Sky, mi dispiace vedere come da protagonista sullo scenario delle pay TV sia diventato uno dei tanti a offrire questi servizi e come ormai sia fuori mercato: il rapporto qualità prezzo non tiene più.
Non conosco i bilanci della compagnia e non mi interessa, ma è chiaro che sia orientata su più servizi. Questo si riflette sulla qualità dei palinsesti e dei contenuti in generale. Ormai le esclusive sono poche e di scarsa attrattiva. La maggior parte dei film e delle serie tv accattivanti escono sulle altre piattaforme. Per lo sport le esclusive si contano su una mano. E così anche Sky Go è finito nel calderone dei problemi.
Le caratteristiche di Sky Go
Sky Go è il servizio di streaming di Sky, fruibile dal sito internet dedicato o dalle applicazioni su dispositivi mobili e PC.
Per utilizzarlo è necessario possedere le credenziali Sky e a seconda della tipologia di abbonamento è possibile collegare più o meno dispositivi e godere di un catalogo più o meno ricco.
Per il resto funziona come una qualsiasi app di streaming, ma ci sono alcune cose da dire.
I difetti di Sky Go
Veniamo subito alle note dolenti:
- Non è possibile proiettare la visione sulla TV. Già, è una funzionalità inibita. Questo perché evidentemente si teme l’utilizzo del servizio sulla TV da parte di non titolari dell’abbonamento che entrano con le credenziali del titolare. Per chi però è titolare dell’abbonamento, se si trova fuori casa e non ha Sky Q o il decoder si deve arrangiare.
- Le pubblicità. Sono tantissime, troppe. Addirittura sono presenti all’interno dei programmi, non solamente all’inizio. Se ne chiudi uno e lo riapri compare nuovamente, di diversi secondi a volte non saltabile. Insomma, da rivedere.
- Il sistema di ricerca è molto impreciso. Se cerchi un titolo e sbagli una sola virgola non lo trova. Non è come su altre piattaforme dove ti fornisce anche i risultati correlati. Qui la ricerca deve essere puntuale, è molto antiquata.
- La app non è velocissima in generale e fatica ancora di più quando la connessione non è ottimale. Non è invalidante ma il confronto con altri servizi è a suo sfavore.
Conclusioni
Per essere uno dei servizi più costosi sul mercato dello streaming e delle pay TV, Sky dovrebbe rivedere massicciamente i servizi che offre per rimanere al passo della concorrenza. Al di là del catalogo, dei costi e come detto del rapporto qualità prezzo, anche la app entra in crisi se comparata alle altre. Penso anche solo a Crunchyroll, che ha alle spalle risorse infinitamente più scarse ma offre un servizio paragonabile e in certi casi superiore.
La app si è evoluta pochissimo negli ultimi anni e si vede. Per me è davvero un peccato. Per anni Sky è stata senza alcun dubbio il mio punto di riferimento per l’intrattenimento televisivo. E non solo per me. Ha evidentemente scelto la strada dell’offerta di più servizi e ci può stare. Però agendo così rischia di perdere sempre più clienti, soprattutto in un periodo dove i comportamenti dei consumatori sono volti al risparmio e attenti al centesimo.
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