Le avventure di Tom Bombadil, il libro

Le avventure di Tom Bombadil di J.R.R. Tolkien: trama, riassunto e recensione

Tom Bombadil è uno dei personaggi più affascinanti del legendarium di Tolkien, lasciato in panchina nella trilogia di Peter Jackson nonostante ci fosse la possibilità di coinvolgerlo in quanto presente all’interno della Compagnia dell’Anello e ora a disposizione della serie tv di Amazon.

La scelta di Jackson sarà stata sicuramente pensata e, a posteriori, avrei fatto fatica a inserire un personaggio così articolato al suo interno, rispettando i tempi cinematografici. Tom non è un personaggio semplice, anzi, è un personaggi mistico, di difficile interpretazione.

Chi è Tom Bombadil?

Nessuno può rispondere con certezza a questa domanda. È stato accostato a tantissimi personaggi della mitologia, a divinità e non solo. Sappiamo che è un essere antichissimo, amante della natura e della vita, nonché suo protettore. Sappiamo che i suoi poteri sono grandi e non ne conosciamo il confine. È probabile che avrebbe potuto sconfiggere Sauron da solo, ma il suo interesse è nei confronti del piccolo, non del grande.

Dimora in una terra limitrofa alla Contea, immersa nel verde e nella tranquillità. È signore di quella terra e la protegge con fare onnisciente e onnipresente.

In una delle sue lettere, Tolkien spiega che Tom rappresenta lo spirito della campagna di Oxford, a lui cara e che vorrebbe protetta a sfavore della crescente industria, salvo poi cambiarne le caratteristiche in seguito.

Da cosa è composto il libro

Contrariamente a quello che alcuni potrebbero pensare, Le Avventure di Tom Bombadil è un libro scritto sotto forma di poesie. Composto da sedici racconti, narra di alcuni aneddoti della vita di Tom Bombadil, difficili da collocare temporalmente e lontani dagli eventi a noi più noti. Conosciamo meglio, ad esempio, la moglie Baccador.

Il libro è corto, allungato dalla stesura in lingua originale affiancata alla traduzione in italiano. Trattasi del consueto stile di Tolkien, caratterizzato da un lessico ampio e talvolta arcaico, non adatto a tutti.

Allo stesso modo, non mi sento di consigliare il libro a coloro i quali si aspettano di trovare chissà quali avventure e chissà quali contenuti. Lo consiglio invece assai caldamente agli appassionati del legendarium di Tolkien, perché è l’unico libro in cui si avverte una totale pace dei sensi. Tom è talmente potente da placare qualsiasi nube burrascosa all’orizzonte e tale potenza trasmette un senso di protezione e di pace, lontano dalle nefandezze e dai pericoli del mondo che Frodo e i suoi compagni hanno dovuto vivere.

Questo libro evidenzia come Tolkien abbia nelle sue corde anche grandi capacità poetiche e un profondo rispetto per la vita e la sua bellezza.

Conclusioni

Può essere la classica favola della buonanotte? No, a meno che a leggerla non sia un appassionato di Tolkien, per i motivi di cui parlavo prima.

Lato mio, ho letto il libro con piacere e sono contento di averlo fatto. Se come me consideri Tolkien tra i più grandi autori mai esistiti, allora ti consiglio caldamente di leggere questa raccolta di racconti. Altrimenti, Lo Hobbit può essere assai più adatto a te.

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Al prossimo articolo!

10 commenti

    1. Ciao Domenico, è vero, ma sono molto felice di averlo letto, è particolare e mi ha trasmesso molta positività. Non lo reputo adatto a chi ha visto solo i film o letto i libri a cui si ispirano, perché molte informazioni non verrebbero colte

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