Torno a parlare di intelligenza artificiale e di un tema che mi tocca in prima persona, essendo dal 2018 titolare di un blog personale.
Chat GPT, Gemini e tutte le altre intelligenze artificiali stanno spopolando. Mentre un utente online, me compreso, non pagherebbe mai un abbonamento per avere delle risposte (vedi Wikipedia), non si pone scrupoli ad attivarne uno per usufruire dei servizi offerti dalle intelligenze artificiali.
Questo fa riflettere, così come il regolare passaggio alle intelligenze artificiali non solo come fonte inesauribile di conoscenza, quasi irreale e divina, a motori di ricerca. Qui sta il nocciolo della questione, in quanto la ricerca di contenuti online ha permesso ai siti web e ai blog di svilupparsi.
Perché impazzire a cercare una cosa su Google quando in due secondi posso avere una risposta dettagliatissima e precisissima dall’IA (anche se i dati vengono estrapolati proprio dai motori di ricerca)?
Lo stesso Google si è adeguato e quando poni una domanda risponde in alto nella schermata proprio Gemini. Quindi anche se un utente cerca una cosa su Google trova come primo risultato la risposta dell’intelligenza artificiale.
È vero, le risposte normalmente riportano le fonti, ma chi clicca i link per controllare o raggiungere la pagina sorgente?
Ne consegue che sempre più utenti bypassano il processo di ricerca su internet a favore dell’IA, quindi a sfavore di blog e siti web.
Questo fenomeno si acutizzerà nel tempo, perché siamo esseri abitudinari. Un giovane che cresce utilizzando le IA perché nel tempo dovrebbe cambiare il suo modo di pensare e agire? Cosa gli importa dei siti web e dei blog? Poco.
Sono certo che anche i social media verranno impattati dall’IA. L’epoca d’oro degli influencer è finita, vengono sostituiti gradualmente da influencer generati con l’intelligenza artificiale, molto più accattivanti e soprattutto, instancabili.
Rosico per tutto questo? Assolutamente no, è nella normale evoluzione delle cose. Quando lavoravo nel settore del web e del marketing avevo nasato questi possibili cambiamenti, perché con l’era di internet l’umanità si sta trasformando a velocità supersonica ed è difficile pensare che le professioni, i bisogni e le opportunità non cambino altrettanto rapidamente.
Basti pensare anche alla nota piattaforma di Onlyfans, dove chiunque può potenzialmente arrivare a fatturare più di un’azienda strutturata. Fino a qualche anno fa ciò era impensabile. Eppure è così.
Persone più sagge di me direbbero: sii il fiume, non la roccia. Non resta che lasciarsi trasportare dai cambiamenti del mondo e coglierne i lati positivi, così come le opportunità.
Poi magari un giorno si tornerà indietro, ma per il momento, cari siti web e blog, preparatevi ad andare lentamente in pensione.
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Al prossimo articolo!
Imlestar 
Io ho difficoltà a prevedere come andrà, ormai esce una novità al giorno e si possono già fare cose che fino a 2 anni fa sembravano impensabili. Sicuramente è importante imparare a usarla e coglierne le opportunità, ma allo questo tempo mi spiacerebbe molto se i blog, ad esempio, sparissero davvero. Io li seguo, così come alcuni profili sui social, per conoscere l’esperienza delle persone che ci stanno dietro, scoprire una parte di mondo con i loro occhi e farmi sorprendere dalle loro riflessioni. Posso chiedere a un bot tutto quello che voglio, ma mancherà sempre il rapporto umano. Chissà, magari ci sarà modo per i blog di trasformarsi in qualcos’altro!
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Ciao, credo come te che il contatto umano sarà sempre più importante nel futuro e per questo si sposterà su canali offline. L’online per me diventerà sempre più orientato all’interazione con le macchine con le intelligenze artificiali. Magari come dici tu i blog evolveranno in qualcosa di diverso. Staremo a vedere!
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Beh speriamo non così presto;)
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Speriamo di no! Ma è già tanto così, non so se anche tu hai notato un calo delle visite sul sito
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Sì l’ho notato anche io…anche se l’avevo attribuito al fatto che non aggiorno il sito così di frequente come in passato.
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Sicuramente anche il numero di articoli influisce
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Ottimo 💪
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