Il re solo – i longobardi è il seguito di La Grande Marcia.
L’ho letto senza sapere che si trattasse di un continuo e vi garantisco che mi è stato comunque tutto chiaro. Il libro può quindi essere letto indipendentemente dal primo capitolo.
La trama
Ci troviamo in Italia, in epoca alto medioevale, in particolar nell’antico e verde Friuli. Lì i Longobardi, un popolo povero venuto dall’estremo oriente, tentano di insediarsi per ricostruirsi una vita. Devono fare i conti con diversi fattori. Uno di questi è la grande arretratezza che non gli permette di restare al passo con gli altri popoli. Ma i Longobardi devono fare i conti anche un’anarchia politica crescente nella penisola italiana, dovuta alla scomparsa dell’Impero romano d’Occidente. Ma il pericolo più grande è rappresentato dagli Avari, un popolo proveniente dalle steppe asiatiche che fa della guerra e dei bottini derivanti dai saccheggi il suo stile di vita.
I Longobardi sono quindi costretti a ricorrere ad una militarizzazione forzata e all’utilizzo del proprio ingegno per sopravvivere.
Sono circondati da nemici: ad ovest i popoli indoeuropei che spingono verso la pianura padana, a sud ci sono i Bizantini, che tentano di riconquistare i territori persi dai cugini Romani. A Nord ci sono le Alpi, che non permettono di fuggire e ad Est gli Avari, che sono sempre più vicini e minacciosi.
Si intuisce che il re solo è il re longobardo Alboino, che si ritrova alle strette davanti a questa drammatica situazione. Non per questo si dà per vinto e non rinuncia alle sue ambizioni personali. La tensione è alle stelle, anche fra le famiglie longobarde più importanti, che bramano il potere.

Cosa ne penso
Il libro è toccante, molto emotivo. Parla di guerre, di amori, di intrighi, di tradimenti, c’è tanta carne al fuoco.
Il finale è sensazionale, il migliore che abbia mai letto, specialmente dal punto di vista descrittivo. Rimani a bocca aperta. Anche l’inizio è molto bello, già dal primo capitolo comprendi il potenziale del libro.
Si parte subito con un ritmo incalzante, ma mai frenetico, che ti tiene incollato con il naso alle pagine.
Il tutto è racchiuso in una cornice ben realizzata dall’autrice, che riesce a far conoscere la Storia in modo leggero.
Per non parlare delle superbe descrizioni dei combattimenti, sembra di vedere un film.
Ci sono diversi filoni narrativi, che descrivono la storia dal punto di vista di ciascun popolo coinvolto. Il passaggio da un filone all’altro è agevole e chiaro, nulla da dire.
Il re solo – i longobardi, di Sabina Colloredo, è veramente un bel libro, caldamente consigliato!
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