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Conviene spostare il proprio blog da WordPress.com a una piattaforma di self-hosting?

Conviene passare da WordPress.com a SiteGround? Questa è la domanda a cui tento di rispondere oggi. Ragioniamo insieme. WordPress.com è forse la piattaforma più famosa, che permette ai propri utenti di creare un sito web gratuitamente.

Cosa ci guadagna WordPress?

  • Finché non acquisti un piano a pagamento, è libero di scegliere le pubblicità da applicare al tuo sito, da cui tu non guadagni un centesimo.
  • Nel momento in cui acquisti un piano a pagamento, WordPress guadagna ciò che gli versi mensilmente.

Perché conviene passare ad un piano a pagamento?

  • Il blog gratuito non ha un dominio, quindi è come se fosse in prestito, diciamo. Pertanto ha una visibilità ridotta, ancor più ridotta dal fatto che molte funzioni non sono utilizzabili.
  • Puoi iniziare a monetizzare attraverso le pubblicità (se hai una partita IVA).
    Se ti interessa questo argomento puoi leggere questi miei articoli:
    Come guadagnare con un blog?
    Come guadagnare con il programma di affiliazione Amazon
  • Il tuo pubblico si amplia, i motori di ricerca premiano maggiormente i domini a pagamento, anche se è possibile ottenere una buona indicizzazione con uno gratuito.
  • Puoi utilizzare un maggior numero di strumenti per la SEO. Ci sono dei plugin apposta, come Yoast SEO: Per utilizzare i plugin devi avere però almeno un piano business su WordPress.com.
    Per saperne di più sulla SEO, ti consiglio di leggere questo articolo: Cos’è e come migliorare la SEO

Le differenze fra WordPress.com e WordPress.org

Tutto. Questo perché con WordPress.com sei vincolato alle regole di WordPress, hai un potere limitato sul tuo sito web. Su WordPress.org sei totalmente libero, ma per qualsiasi inconveniente ti devi arrangiare: non c’è alcun supporto ad aiutarti.
Ne ho parlato qui Quali sono le differenze fra WordPress.com e WordPress.org? — CompassUnibo Blog

Come faccio ad avere un sito web su WordPress.org?

La risposta è semplice, basta trovare una piattaforma di self-hosting. Queste piattaforme sono solitamente direttamente collegate a WordPress. Devi quindi scaricare gratuitamente il pacchetto di WordPress.org e installarlo nell’hosting che hai scelto.
Se passi da WordPress.com su una di queste piattaforme, mantieni i contenuti del tuo sito, ma non sei più su WordPress.com e devi pagare il nuovo hosting. C’è un però: se passi da WordPress.com a una piattaforma di self-hosting devi continuare a pagare il dominio del sito, pertanto devi continuare a pagare WordPress.com. Già questa cosa è molto scomoda. Per come sono fatto io, detesto pagare più di una piattaforma per uno stesso contenuto. Inoltre, qualora tu decida di mantenere il tuo tema premium di WordPress, sulla piattaforma di self-hosting lo devi comprare di tasca tua, mentre su WordPress.com è compreso nel prezzo (con i piani a pagamento). Un tema costa solitamente dai 50 euro in su. Senza contare che se decidessi di cambiarlo, dovresti spenderne altrettanti per quello nuovo. L’alternativa sono i temi gratuiti.
A tal proposito, ti consiglio di leggere questo articolo: I migliori temi gratuiti di WordPress.

I prezzi

Guardando i prezzi degli abbonamenti sulle piattaforme di self-hosting, la prima cosa che ho pensato è: conviene assolutamente scegliere una piattaforma di self-hosting, perché posso avere di più, spendendo meno. Poi mi sono detto che qualcosa non torna. La società odierna mi ha insegnato ad essere diffidente nei confronti di ciò che appare troppo conveniente in termini di denaro e mi sono chiesto: perché una piattaforma di self-hosting mi fa pagare di meno per avere di più? Soprattutto considerando che non mi fa pagare il trasferimento da WordPress.com. E soprattutto, a WordPress.com conviene lasciare che un suo utente vada altrove?
Secondo questi principi, ogni utente che intende passare a WordPress Premium, ad esempio, sceglierebbe una piattaforma di self-hosting perché ti dà di più, spendendo di meno. Quindi WordPress.com non avrebbe alcun guadagno dagli abbonamenti a pagamento.

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Ovviamente se sulle piattaforme di self-hosting spendi di meno, un motivo c’è.
Intanto, una piattaforma self-hosting elimina qualsiasi forma di contatto con la comunità di follower di WordPress. Il che è un grosso problema per un blog, considerando che il traffico degli utenti di WordPress sugli articoli è consistente. Inoltre i commenti, i reblog, i Mi Piace, aiutano il tuo sito ad essere indicizzato.
Su una piattaforma di self-hosting questo non è possibile: ogni visitatore può contattarti solamente tramite email oppure commentando l’articolo sempre attraverso un indirizzo email (a meno che non utilizzi dei particolari plugin, che solitamente sono a pagamento e non funzionano perfettamente). Questo tipo di esperienza è assai spiacevole per un visitatore. Insomma, su una piattaforma di self-hosting è come se avessi una villa con tutti i comfort del mondo, ma fuori città. Come mi ha detto giustamente una volta il supporto di WordPress: sei da solo. Io lo sono bene, perché gestisco un sito anche su WordPress.org.
Su WordPress.com, invece, è come se avessi un appartamento in città, le cui dimensioni e comfort cambiano a seconda di quanto paghi di affitto al mese.

Conclusioni

Per concludere, conviene passare da WordPress.com a WordPress.org, quindi a una qualsiasi piattaforma di self-hosting, solamente se si decide di abbandonare la propria vita da blogger e di iniziarne una nuova creando un sito web. Passare quindi dalla dinamicità delle interazioni, diciamo, alla staticità dei contenuti. Non c’è una soluzione migliore, sono semplicemente due cose diverse. Sicuramente se hai un e-commerce, ad esempio, ti conviene assolutamente aprire il sito su una piattaforma di self-hosting. Viceversa, se hai un blog hai bisogno di una comunità e WordPress.com è perfetto. Quindi, passare da WordPress.com a una qualsiasi piattaforma di hosting non è una buona idea se i contenuti del sito web rimangono gli stessi. Lo so, pagare di meno è un ottimo incentivo, ma vi assicuro che rovinereste il vostro blog. Non fatelo.

Ti consiglio anche di leggere: Come iscriversi al programma di affiliazione di SiteGround

E infine questo articolo: Conviene passare a WordPress premium?

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Se hai un sito web, ti consiglio di passare a SiteGround, la migliore piattaforma self-hosted al mondo 

Se non riesci a seguire il mio blog da WordPress, puoi farlo:

Al prossimo articolo!

31 commenti

  1. Io ho deciso di buttarmi e farmi il premium con wordpress. Non intendo assolutamente perdere e traslocare su altre piattaforme. Ieri ho fatto ore di ricerche e mi sembra che qualsiasi guida per migliorare la tua visibilità tramite un blog richiede come requisito imprescindibile che l’hosting sia wordpress, quindi mi fido.

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          1. Ho semplicemente pagato. Sono andato su piano. Ho scelto premium (ma me ne sono pentito). Mi sono accorto di aver totalmente cannato una cosa. Io ho fatto premium e non il piano personale per avere i plugin, ma per avere i plugin devi spendere almeno 17 euro.
            Comunque vai su Piano – scegli quello che ti serve – paghi, inserendo i dati della tua carta.
            Poi da dominio ho scelto il dominio disponibile che desideravo (per 11 mesi sarà compreso nell’abbonamento, poi credo che costi dieci euro all’anno)
            Poi il casino è stato un po’ fare la verifica della proprietà.
            Comunque si hanno molte più opzioni nella formattazione e nella grafica (anche se non mi intendo molto di CSS).
            Tecnicamente si può monetizzare col premium, ma dubito si arriverà mai a 100 dollari.

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          2. 17 euro? Il business non costa 25?
            Comunque per avere i plugin devi passare a una piattaforma selfhosting come SiteGround, che costa pure meno. Per quello che non mi torna!

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  2. Accidente, perdere però tutti i commenti, i like, le visite…è triste. Soprattutto i commenti, visto che sono impossibili da riscrivere, mentre i like e le visite si recuperano più facilmente…

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    1. Se il passaggio viene fatto come il Cielo comanda, non perdi nulla.
      Non sono un informatico, ma credo che il cuore di un sito come i blog su WordPress sia il database, su cui vengono memorizzati molti elementi, e quando fai la migrazione, ti porti dietro pure il database.

      Da ciò che so, molti provider, con la migrazione, si occupano di tagliare la parte superflua dei link (in pratica dovrebbero levare .wordpress al posto tuo, quindi tu non devi mettere mano a niente, da quel punto di vista, men che meno al database).

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  3. Ho avuto il tuo stesso dilemma prima quando ho aperto il blog gratuito e poi quando sono passato a Premium. Alla fine ho visto che le principali differenze sono nel poter utilizzare i plugin e il Seo. Per quanto riguarda le visite credo che si equivalgono. Io ho preferito restare con WP.com e non me ne sono pentito. Con il passaggio a premium non ho perso nessun articolo o commento. Ti consiglio di utilizzare un buon tema anche questo può avvantaggiarti nelle visite.

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      1. Purtroppo sono pochi i plugin che si possono utilizzare con premium. Fede quando attivi premium puoi utilizzare nelle impostazioni la voce traffico che ti permette di usare dei servizi di verifica di google e bing che sono molto utili nelle ricerche

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  4. Se pensi di spostarti solo per monetizzare, occhio che mi pare ci sia una robusta tassa, introdotta con la legge sui cookie di un paio d’anni fa.
    Ti consiglio di chiedere a chi conosce l’argomento (uno studente in giurisprudenza?) e valuta che se c’è questa tassa, se non hai centinaia di migliaia di visite, monetizzare non conviene granché…

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  5. Io ho deciso di restare su .com perché mi piace usare il reader e avere un contatto con i miei follower, è una parte importante del mio fare blogging. Invece con .org tutto ciò andrebbe perso, senza contare il disagio e sbatti del trasferimento

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