Oggi commenterò la saga fantasy young adult Ossidea, che sta acquisendo sempre più popolarità.
La trama
Il libro comincia con il più classico dei cliché: un giorno qualunque, un ragazzo di dodici anni trova un elfo in camera sua. Questo gli spiega di esservi giunto attraverso un portale magico. Implora il ragazzo a seguirlo, dicendogli che ha bisogno del suo aiuto per salvare la principessa degli Elfi, Ossidea. Il ragazzo accetta, anche perché spera di ritrovare il padre scomparso da anni.
Il protagonista affronta molte insidie, attraversando diverse terre fantastiche. Ben presto il suo obiettivo diventa convincere razze diverse, come gli Arborei, gli Uri (cavalcatori di delfini), i Giganti, ad aiutare gli Elfi. Non pensate a quelli del Signore degli Anelli, ma a quelli della letteratura folk nordeuropea.

La loro immensa città, Etheria, è minacciata dall’esercito del Signore Oscuro, l’incarnazione del Male antico.
Per quanto riguarda il Signore Oscuro non pensate a Voldemort o a Sauron, ma a un guerriero spettrale. Egli vuole conquistare Etheria per sottomettere gli altri regni e per farlo deve anche uccidere la principessa Ossidea.
I temi di Ossidea
I temi principali del libro sono l’amicizia, che il protagonista stringe con personaggi di razze diverse e la lotta contro il male, per salvare ciò che di bello esiste al mondo.
Ritengo pertanto l’opera un romanzo di formazione rivolto ai giovani.
Un fantasy young adult che punta molto sul tema della diversità e dell’inclusione.

Un difetto del libro è che il protagonista è totalmente piatto. Non cambia mai nel corso della narrazione e le sue mosse sono prevedibili, a volte scontate. Il suo eroismo è poi estremizzato, così come il suo coraggio che parrebbe quasi follia.
La trama è articolata, ma semplicissima da seguire. Il filo narrativo è unico e lineare, ideale per i lettori alle prime armi.
Il libro si legge scorrevolmente e il ritmo è quasi troppo veloce. In alcuni casi vorresti più dettagli per quanto riguarda le descrizioni.
Rispetto a questo mio articolo, direi che il libro è totalmente show, non c’è mai tell e il che non va bene.
I miei consigli
Per questi motivi lo consiglio agli adolescenti che vogliono approcciarsi al mondo del fantasy e vivere un’avventura.
Leggendo il libro ti puoi calare nell’atmosfera che vuole trasmettere, ma si nota che non è adatto ad un adulto, il quale ha una sfera emotiva più complessa di un ragazzo e si aspetta quindi maggiori sensazioni mentre legge.

Vorrei sottolineare infine la cura e la bellezza delle illustrazioni del libro, che gli conferiscono un valore aggiunto.
C’è anche una cartina (che io avrei messo all’inizio e non a metà del libro), ma manca un glossario con le razze ed i nomi di personaggi, che sono parecchi.
Ripeto però che la trama è semplice da seguire, quindi questa mancanza non si avverte.
Conclusioni
In conclusione, Ossidea è un libro molto fantasy, con tanti elementi, ma poco sfruttati. L’immaginazione di Tim Bruno è notevole, ma la sua capacità di trasmettere le sue idee è limitata. Si tratta comunque di un buon libro young adult. C’è da dire però che Harry Potter vince 10 a 0 su questo libro.
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Al prossimo articolo!
Davvero delle belle illustrazioni!
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